Corriere di Verona

«IO, PIONIERE DELLO SKATE GRAZIE ALLO ZIO D’AMERICA»

Uno zio d’America alla base della scoperta di questo sport. «Lo skate me lo portò mia madre dalla California. Così ho anticipato tutti». La carriera, gli infortuni e quel terzo posto agli Europei a 42 anni

- di Lorenzo Fabiano

Una tavola e quattro routine, e poi via di salti, atterraggi e piroette. La storia dello skateboard in Italia parte da Verona, e qui ha il suo padre fondatore. Corre l’anno 1976, il tredicenne Francesco Ugolini riceve in regalo una tavola da uno zio d’America. E inizia un’avventura.

In azione Uno spettacola­re salto di un giovanissi­mo Francesco Ugolini con il suo skatebord. Il campione veronese è stato una leggenda di questo sport, cui si è avvicinato come spesso accade - per puro caso

Tipi Veronesi è una nuova proposta del Corriere di Verona. Il senso dell’iniziativa è quella di raccontare, attraverso la storia di personeggi più o meno famosi, l’evolversi della nostra città. Uno sguardo al passato rivolto al futuro, affidato alla penna del nostro collaborat­ore Lorenzo Fabiano. Per eventuali segnalazio­ni scrivere a corri er ed i vero na@rcs.it o a lorenzo.fabiano@me.com

Una tavola e quattro routine, e poi via di salti, atterraggi e piroette. La storia dello skateboard in Italia parte da Verona, e qui ha il suo padre fondatore. Corre l’anno 1976, il tredicenne Francesco Ugolini abita in Via Mameli, sopra al negozio di caccia e pesca gestito dal papà Gianfranco. Come in un film c’è però lo zio d’America. Mamma Anita va a trovare il fratello che ha messo su famiglia in California. Al ritorno a casa, tra i regali Francesco trova una tavola di legno su quattro rotelle che desta immediatam­ente la sua vivace curiosità: «Guarda Francesco - spiega la mamma - laggiù i ragazzi ci vanno in giro per la strada con il surf sottobracc­io». Così il suo Rollerderb­y è il primo skateboard a scendere in una strada del nostro Paese. Il boom esplode solo l’anno seguente, anche grazie al programma televisivo Odeon che mostra cosa i giovani d’oltre oceano siano capaci di farci. Divampa la moda, ma Checco ha anticipato i tempi: lui con lo skate ci va già da un anno buono. Ugolini Sport diviene un luogo di culto: «Tra il 1977 e il 1981, gli anni di maggior espansione dello skateboard, mio padre arrivò a venderne qualcosa come 40 al giorno», ricorda Francesco. Verona è anche sede delle prime gare: «La prima si disputò in Valdonega, uno slalom gigante con partenza dal Santuario e arrivo in via Marsala. Sull’asfalto al posto dei coni furono piazzati dei barattoli pieni di cemento». In quartiere Francesco stringe amicizia con John Granlund, figlio di un militare americano. I due fanno coppia fissa, lo skate è il loro comune denominato­re: «Mio papà fondò lo Skateboard Club Ugolini Sport. Col nostro pulmino andammo a Torino, dove io e John vincemmo tutte quattro le gare in programma». Passano due anni, Francesco frequenta il liceo artistico: «In estate mia madre mi portò con lei da mio zio in California. Lì, mio cugino Ricky mi introdusse nello Skatepark di Marina del Rey: mi si aprì un mondo nuovo e capii cosa significas­se essere uno skateboard­er. Conobbi un guru dello skate come Stacy Peralta (uno degli storici componenti il gruppo degli Z-Boys, che a cavallo tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta reinventar­ono lo skateboard fino a farne una filosofia di vita, ndr). Grazie ai suoi preziosi suggerimen­ti potei affinare la mia tecnica».

Checco entra in Nazionale, allora appartenen­te alla Federazion­e Italiana Hockey e Pattinaggi­o, e miete successi. Già campione italiano, vince due gare al Trocadero di Parigi e si laurea campione europeo. Nemmeno la rottura dei legamenti del ginocchio lo frena, nel 1989 trionfa al mondiale di slalom speciale sul piano a Torino: «Finito il liceo entrai in negozio ad aiutare mio padre. Nel tempo libero davo lezioni al Parco delle Colombare sulle Torricelle. Negli anni l’halfpipe si prese la scena. Sulla base della mia esperienza in America, fui io a realizzare il primo halfpipe a Verona in via Galliano». Alla fine degli anni Novanta Ugolini cede l’attività e dopo una parentesi con lo snowboard che lo vede istruttore a San Giorgio e in Val Senales, oltre che produttore con un marchio tutto suo, fa ritorno al primo amore: «A 42 anni, con le ginocchia a pezzi, mi classifica­i terzo ai campionati europei di Antibes. In slalom noi italiani eravamo i più forti al mondo». In carriera, oltre a tante altre vittorie, Francesco Ugolini vanta 15 titoli italiani, 3 europei, 1 mondiale: «Molti pensano sia un gioco, ma in realtà è lo sport più difficile che ci sia. Hai i piedi staccati dalla tavola e poi ti ci ritrovi sopra con un effetto calamita. Lo dice uno che le ruote del suo skate le ha messe persino nel foro del Ponte della Vittoria!». Allo Skatepark di Pescantina Ugolini ha fondato la prima scuola italiana di skateboard: «L’unica dove imparare non è assolutame­nte selettivo. Tutti possono andare in skate, a qualsiasi età». Lo skateboard farà il suo debutto come disciplina olimpica ai giochi di Tokyo del 2020. Attualment­e Francesco ricopre il ruolo di responsabi­le sviluppo didattica interdisci­plinare all’interno della Fisr (Federazion­e italiana sport rotellisti­ci): «Street e Park sono le mode dominanti. Saranno queste, le due specialità presenti alle Olimpiadi. Avrei preferito assistere a uno slalom, un parallelo, e un vero halfpipe. Le origini del nostro sport sono quelle, ma come sempre prevale la logica consumisti­ca del business». Così racconta Checco, nei cui occhi trovi ancora la luce del ragazzino che su una tavola di legno cavalcava la purezza dei suoi sogni.

La prima gara di skateboard si disputò in Valdonega, uno slalom gigante con partenza dal Santuario e arrivo in via Marsala

 ??  ??
 ??  ?? Pluricampi­one Francesco Ugolini mostra con orgoglio le medaglie vinte in carriera: un mondiale, tre titoli europei, 15 italiano
Pluricampi­one Francesco Ugolini mostra con orgoglio le medaglie vinte in carriera: un mondiale, tre titoli europei, 15 italiano

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy