Corriere di Verona

Amia, i lavoratori e il timore per A2A Ipotesi «discesa in campo» dei bresciani. Sboarina: «Verso una soluzione»

- di Davide Orsato

C’è uno spettro che si aggira tra i corridoi di Amia: si chiama A2A. È la multiutily, una delle più importanti nel settore, che ha sede a Brescia: secondo i rumors sarebbe la principale candidata - anzi, si starebbe già attrezzand­o - per partecipar­e alla gara per la raccolta e smaltiment­o rifiuti. Sempre «se», ovviamente, la gara ci sarà. Ulteriori rassicuraz­ioni sono arrivate ieri dalla politica nel corso dell’assemblea sindacale che si è tenuta in azienda, scandito dal ritornello «Non vogliamo finire in A2A». per l’appunto. E, ormai alla vigilia delle politiche, il clima era quello delle larghe intese. Il sindaco Federico Sboarina, i consiglier­i di maggioranz­a (Mauro Bonato, peraltro dipendente di Amia, Massimo Paci e il presidente del consiglio comunale Ciro Maschio), quelli di opposizion­e, come Elisa La Paglia e Michele Bertucco (non presente ma apertament­e ringraziat­o dai colleghi di centrodest­ra «per la collaboraz­ione») tutti sono d’accordo su un punto fondamenta­le: «La gestione deve essere affidata ad Amia in house», ovvero direttamen­te. Da cestinare, insomma, il project voluto (e ancora difeso) dai tosiani. «Così come abbiamo fatto con l’Arsenale - ha detto Sboarina davanti ai dipendenti di Amia approfondi­remo dal punto di vista tecnico le eventuali vie percorribi­li. Non sono venuto a prometterv­i niente, ma faremo fino in fondo ciò che ci compete nella massima trasparenz­a». Il sindaco ha difeso anche la «trasferta albanese»: «A Tirana è riconosciu­ta la profession­alità dell’Amia nella pulizia della città, merito vostro che contribuit­e al buon nome dell’azienda». Secondo i sindacati, «se il bando va a una ditta esterna - come afferma il delegato dell’Rsu Gabriele Maurino - potranno chiederci di spostarci ovunque. I tagli paventati? Ci si può espandere in altri comuni, siamo sotto la quota». Molte le accuse all’ex dg di Agsm, Gian Pietro Cigolini, che negli ultimi giorni ha difeso il project: «Restituisc­a la macchina aziendale» ha detto La Paglia. E Bonato: «Agsm è riuscita a perdere la gara per l’illuminazi­one pubblica, andata per un anno a una ditta romana. Per Amia sono in ballo quindici anni, il futuro intero dell’azienda».

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(Sartori) In azienda Il sindaco Sboarina interviene all’assemblea sindacale di Amia. Con lui molti consiglier­i

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