Corriere di Verona

Il veronese che affina il cioccolato come l’Amarone

Apre una «cantina» a Modica e rivoluzion­a il famoso prodotto

- Pisani

Il cioccolato come l’Amarone: si affina in barrique per trattenere le trame aromatiche di vini, whisky e distillati e profumare praline e tavolette. La prima cantina dedicata all’affinament­o del cioccolato sta per aprire i battenti a Modica, provincia di Ragusa, ed è l’ultimo, innovativo, progetto di Simone Sabaini, il quarantenn­e veronese, originario di Isola della Scala, che, contrariam­ente ad ogni (apparente) logica, nel 2012 ha lasciato il suo incarico di consulente nel mondo dell’alta finanza per avviare un’impresa in un luogo piuttosto lontano dal ricco e laborioso Nordest: in Sicilia.

Così il piccolo paese in provincia di Ragusa da cui oggi molti giovani espatriano in cerca di fortuna, è diventato l’Eldorado di Simone, la città dove un artigiano cioccolati­ere alle prime armi, in una manciata di anni, ha saputo costruire un brand internazio­nale che oggi fattura una cifra vicina al milione di euro ed esporta in 35 nazioni. «Quando sono entrato in questo settore, il celebre oro modicano era un prodotto a basso costo, destinato ai turisti a cui veniva venduto come souvenir - spiega Simone, l’ “emigrante al contrario” - io sono arrivato qui con la volontà di ridare dignità a un’eccellenza dimenticat­a della Sicilia e dell’Italia».

Per farlo ha puntato su materie prime selezionat­e abbinate a tecniche di produzione innovative e in continua sperimenta­zione. Così dopo aver messo a punto un procedimen­to di lavorazion­e a freddo, a temperatur­e molto basse, che gli ha permesso di creare un prodotto di alta qualità, a lunga conservazi­one e capace di trattenere le componenti aromatiche del cacao senza sfaldarsi, oggi è l’inventore del cioccolato profumato attraverso un processo di affinament­o naturale. «Si tratta di una tecnica che stavo studiando da anni - racconta l’imprendito­re - lasciandol­o per diversi mesi a macerare in vere e proprie barrique, piccole botti in legno ma anche in apposite scatole di metallo, il cacao assorbe spontaneam­ente le note aromatiche in cui viene immerso. È un processo lungo e complesso da realizzare, che prevede l’affinament­o della materia prima e del semilavora­to in diversi stadi: il risultato è un cioccolato pregno di aromi». Quali? Dai rarissimi tabacchi Perique e Latakia, passando per la mirra, il tè affumicato cinese e il mate tostato, le zagare di mandarino degli agrumeti siciliani fino ai legni delle barrique intrisi di vini e distillati pregiati, gli affinament­i ideati da Simone Sabaini sono sette e in tiratura limitata: tabacco, tè, fiori, erbe, spezie, resine e barrique.

Le cioccolate profumate saranno disponibil­i nella nuova cantina-laboratori­o che inaugurerà tra qualche giorno accanto alla cioccolate­ria Sabadì e a pochi passi dal locale che l’imprendito­re veronese ha aperto la scorsa estate al centro degli Orti di San Giorgio, il parco cittadino che ha contribuit­o a riqualific­are e che, la scorsa estate, è tornato ad essere uno dei principali luoghi di ritrovo per la comunità locale. «La nuova cantina non sarà un semplice luogo di produzione né un negozio - conclude il cioccolati­ere ma uno spazio educativo ed esperienzi­ale, dove verranno proposte degustazio­ni spiegando le tecniche utilizzate e le materie impiegate. Un luogo dove dove fare cultura, attraverso il prodotto che ha reso Modica famosa nel mondo».

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Imprendito­re in Sicilia Simone Sabaini, titolare del marchio Sabadì

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