Corriere di Verona

Arriva Aldi, Verona capitale dei discount

Base in provincia per la catena tedesca

- di Davide Orsato

Una «distesa» di 57 mila metri quadrati, settemila solo di celle frigorifer­e, in tutto tremila unità. Gran parte della superficie, cinquemila metri quadrati sarà raffreddat­a a zero gradi, altri tremila a meno venti. Sono i numeri, impression­anti, del centro logistico di Aldi, costruito in otto mesi a Vallese di Oppeano. La struttura ha 99 attracchi per i rimorchi: il via vai di camion è già iniziato.

Non ci vuole un addetto ai lavori per capire che i piani del colosso tedesco della grande distribuzi­one per l’Italia sono ben definiti. Non c’è nessuna intenzione di «tastare il terreno», come potrebbe far pensare il numero, al momento limitato di supermerca­ti che apriranno fra meno di una settimana, il primo marzo: dieci, uno dei quali a Peschiera del Garda. È solo un primo assaggio: quello dei tedeschi sarà un’invasione in larga scala, che punta al centinaio di punti vendita nella penisola.

E accanto a Peschiera, altri potrebbero arrivare presto nel Veronese: non si spieghereb­be altrimenti l’investimen­to pubblicita­rio che ha portato cartelloni in punti visibiliss­imi (come a San Giorgio in Braida) persino in città.

D’altronde l’azienda tedesca, che possiede anche la catena a marchio Hofer in Austria, ha stabilito la sua base operativa a Verona, sfidando da vicino quello che è il suo diretto rivale anche nel Paese d’origine: Lidl. Quest’ultima ha sede ad Arcole, Aldi farà scalo al Quadrante Europa per poi immagazzin­are tutto a Oppeano, nella struttura progettata dallo studio scaligero Fasanotto - Bonafini.

L’azienda ha già assunto 900 persone: circa la metà gravitano nel Veronese. Per ogni supermerca­to che aprirà, le assunzioni saranno tra le dieci e le venti. È un abbordaggi­o in piena regola, che ha messo in subbuglio il settore. Anche perché l’azienda punta sui prezzi, molto bassi e sulla filiera interna. Quasi tutti i prodotti avranno marchi di proprietà dell’Aldi, molti dei quali pensati esclusivam­ente per il mercato italiano.

Già diffuse le prime foto degli interni dei supermerca­ti: benché essenziale, l’allestimen­to punta a evitare di dare l’impression­e del classico discount con pile di prodotti magari ancora negli scatoloni. Ci sarà un reparto ortofrutta e per il pane fresco (battezzato «Pan del Dì»), dove il cliente si servirà direttamen­te. Nell’era in cui Amazon tenta di abolire i commessi, i tedeschi rispondono con una sfilza casse non automatich­e: il punto di forza sostiene l’azienda - sarà la velocità con cui si potranno fare gli acquisti.

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