Prof vince al Tar dopo 25 anni Ma è in pensione
I giudici danno ragione alla prof, però lei da giugno non insegna più per limiti d’età
Dopo 25 anni prof veronese vince la causa per essere stata ingiustamente esclusa da una supplenza a cui avrebbe avuto diritto, ma è ora in pensione.
Dopo un quarto di secolo - 25 anni tondi tondi vince la causa per essere stata ingiustamente esclusa da una supplenza a cui avrebbe avuto diritto visto che si era piazzata prima in graduatoria. Ma la docente di scienze naturali veronese Margherita Dall’Ovo ha detto addio all’insegnamento a giugno del 2017 «per raggiunti limiti massimi di età». Più che un lieto fine, quello che si è appena consumato nelle aule di giustizia diventa dunque il beffardo epilogo di una vicenda già di per sé paradossale.
Basti solo pensare che per risalire all’inizio di questa incredibile storia bisogna risalire addirittura all’anno scolastico 1993-’94 quando la prof Dall’Ovo, alla pubblicazione delle fatidiche graduatorie per le supplenze, risultava al primo posto tra gli «abilitati» all’insegnamento di scienze e geografia sia in quella provinciale di Verona, tenuta dal Provveditorato, «sia in un’altra graduatoria tenuta - si legge nella sentenza pubblicata due giorni fa dal Tar di Venezia - dall’Itc Calabrese a S.Pietro in Cariano». Ebbene, in base alla preferenza da lei espressa tra i possibili incarichi di supplenza nella graduatoria tenuta dal Provveditorato, alla docente venne conferito un incarico di supplenza per 9 ore settimanali al Liceo Fracastoro di Verona. Successivamente, nel corso dello stesso anno scolastico, si era liberato un posto per una supplenza annuale di altre 9 ore settimanali all’Itc Calabrese: il problema lamentato dalla prof Dall’Ovo, però, è che tale incarico «fu conferito - precisano i magistrati amministrativi che le hanno appena dato (finalmente) ragione - non a lei, ma ad altra docente nonostante costei fosse collocata in graduatoria in posizione inferiore» rispetto alla ricorrente.
Di qui, da parte di quest’ultima, la ferma intenzione a ottenere giustizia per quella «assurda e ingiustificata esclusione» da una cattedra che le sarebbe spettata di diritto. E finalmente, adesso, il Tar va a riconoscere «il diritto della ricorrente al risarcimento del danno patrimoniale subito in conseguenza degli illegittimi atti dell’Amministrazione scolastica». Non solo, perché i giudici della seconda sezione di Venezia hanno anche condannato il Ministero dell’Istruzione a risarcirla per un quarto di secolo di mancati stipendi oltre che a «ricostruire la posizione previdenziale della ricorrente in conformità alla presente decisione». E non è ancora finita, dato che è stata disposta «la trasmissione degli atti alla Procura Regionale della Corte dei Conti per ogni eventuale valutazione di competenza».
Secondo il Tar, del resto, «sulla sussistenza del danno patrimoniale non possono esservi dubbi»: per «colpa della Pubblica Amministrazione», infatti, la prof Dall’Ovo ha subìto «l’incisione del diritto ad esplicare la propria personalità attraverso il lavoro».
Di fatto, il Tribunale amministrativo lagunare le ha finalmente dato ragione su tutti i fronti, peccato però che la docente veronese a giugno del 2017 abbia nel frattempo partecipato al suo ultimo collegio docenti al liceo Levi di San Floriano, in Valpolicella. Adesso è in pensione per raggiunti limiti di età. Dopo 25 anni...