I nonni del Chievo contro i baby Viola E Birsa dà forfait
Birsa ko per la febbre, Maran valuta il cambio di modulo. Bani convocato in Nazionale da Di Biagio
La malasorte s’è presa una cotta per il Chievo. L’uomo della qualità, Valter Birsa, connessione wi-fi tra mediana e attacco, ha il febbrone. Ed Emanuele Giaccherini, il colpo dell’inverno, quello che otto giorni fa riceveva il testimone del rifinitore sloveno per entrare e affondare il Cagliari, è fermo per una lesione muscolare che si spera non gli faccia saltare pure il Sassuolo. Non è certo il miglior biglietto da visita per Firenze, la tappa in cui dar seguito alla prestazione vincente e scacciapensieri coi sardi.
Tappa in cui il Chievo dei «nonni», 25 punti, + 8 sulla zona rossa, costretto probabilmente a rivedere la scacchiera, è atteso da una baby Fiorentina, quota 32, assetata e in forma, spinta dall’ambiente a darsi una mossa in casa dove, quest’anno, ha perso occasioni di troppo.
L’assenza di Birsa e Giaccherini rischia quasi di oscurare la bella notizia di Bani, convocato all’ultimo dal ct Di Biagio per lo stage della Nazionale causa forfait di Bonifazi (Torino). Due clivensi in azzurro, da lunedì a mercoledì, lui e Inglese. Ma per Inglese non è la prima volta. Per Bani invece sì e la sua storia sta accelerando repentina: 24 anni, fiorentino doc, ha debuttato in A il 5 gennaio scorso, da allora è sempre stato titolare al centro della difesa gialloblù e adesso lo chiama l’Italia dei grandi per i tre giorni di lavoro a Coverciano, sudest di quella Firenze dove Bani dovrebbe giocare oggi per la prima volta contro la squadra della sua città, i colori per cui tifa sin da piccolo, la sua prima finestra sul calcio che conta.
«Conta chi c’è», dice Rolly Maran, tornando alle due assenze eccellenti: «Abbiamo provato altre soluzioni che mi hanno soddisfatto, compreso Castro rifinitore, e domani (stamattina, ndr) deciderò come schierare la squadra». Tornato dal 1’ col Cagliari, se Castro farà il rifinitore sarà il solito Chievo da 4-3-1-2. Ma Castro potrebbe anche agire da spalla di Radovanovic a metà campo, inserendosi, come già successo in alcune occasioni questa stagione (vedi l’Atalanta in casa all’andata), in un 4-4-2 che vedrebbe Bastien o Depaoli esterni. Altra via, il 5-3-2, con Castro interno e un difensore centrale in più. Sia il 4-4-2 che il 5-3-2 permetterebbero al Chievo di coprire meglio le corsie, dove la Fiorentina spingerà parecchio, specie se Stefano Pioli – che ha il dubbio Dabo/Cristoforo per sostituire il leader della mediana Badelj – confermerà il 4-3-3. «Ci manca la vittoria in casa e la cosa più importante è che la squadra continui a creare occasioni da gol, dopodiché, sì, sottoporta dobbiamo essere più concreti», così l’ex tecnico gialloblù.
Riflette, allora, Maran: «Test molto difficile, mi aspetto una Fiorentina aggressiva, mi aspetto soprattutto un Chievo con la voglia di rivalsa vista contro il Cagliari. Abbiamo dato un bel segnale, sabato scorso, un segnale di idee chiare e grande spirito. Ma è un segnale che non è sufficiente se il tutto non sarà ribadito al Franchi». Un Franchi che, sulla carta, non è ritenuto a rischio: Burian passerà anche da Firenze, ma la temperatura dovrebbe scendere sotto lo zero nel tardo pomeriggio, a match finito, e il campo è riscaldato da tre giorni: salvo sorprese dell’ultima ora, si gioca.
Maran Serve la voglia di rivalsa che abbiamo dimostrato contro il Cagliari