Corriere di Verona

La sfida veneta della spesa a domicilio

Nostro test sui nuovi servizi operativi tra costi, limiti e velocità di consegna

- Tisbe Ciociola

La spesa adesso arriva a casa, fresca di supermerca­to, in tutta comodità e senza alcuna fatica. É quello che promettono i nuovi servizi di consegna a domicilio come Supermerca­to 24(piattaform­a che consente di scegliere tra diverse catene, tra cui Conad a Interspar) e da pochi giorni anche EasyCoop. Costi, limiti, velocità di consegna. Abbiamo testato i due servizi per capire come funzionano: ecco cosa abbiamo scoperto.

Addio ressa del sabato mattina al banco della gastronomi­a. Addio code infinite alle casse, quando la lancetta dell’orologio continua ad avanzare inesorabil­e e la signora in fila davanti a noi sembra avere un carrello inesauribi­le. Addio casse d’acqua trascinate faticosame­nte su per le scale, quando si abita al terzo piano e l’ascensore si ostina a non voler funzionare. Si avvera il sogno (e la praticità) di ricevere direttamen­te a casa la sporte della spesa, fresca di supermerca­to, in tutta comodità. O almeno è questo che promettono i nuovi servizi di consegna a domicilio come «Supermerca­to24» e, arrivato solo da pochi giorni, «EasyCoop». Il primo, attivo in diverse città tra cui Roma, Milano, Torino e, in Veneto, in tutti i capoluoghi tranne Belluno e Rovigo, è una piattaform­a che consente di scegliere tra diversi supermerca­ti, dalla Coop al Conad, passando per l’Auchan all’Interspar, dove un personal shopper si recherà e farà la spesa, consegnand­ola poi all’indirizzo desiderato e all’orario concordato. «EasyCoop» è attivo solo in una manciata di città in tutta Italia e, in Veneto, nella provincia di Venezia, Padova e Treviso. Attenzione, però, non in tutto il territorio. A Venezia, per esempio, è possibile usufruire del servizio a Mestre, ma non in zona Castello o Cannaregio. A differenza di «Supermerca­to24», in questo caso l’impostazio­ne è diversa: non c’è una persona che si aggirerà tra gli scaffali. L’idea è più quella di un magazzino in stile Amazon che, per il Veneto, è stato allestito a Padova. Da qui partono i furgoncini per le consegne.

Ad ogni modo, ora che sono entrambi a disposizio­ne, abbiamo voluto mettere questi due nuovi servizi alla prova per testarne qualità, velocità e affidabili­tà. Il test è stato fatto lunedì pomeriggio, chiedendo la consegna direttamen­te in redazione. Il primo passo, per entrambi è lo stesso: selezionar­e il cap del luogo in cui si desidera far arrivare la spesa in modo tale da capire se la zona è coperta dal servizio e, nel caso di Supermerca­to24, per avere la lista dei negozi disponibil­i e capire quali di questi mantengono lo stesso costo dei prodotti in negozio o chi aderisce con un piccolo sovrapprez­zo.

A questo punto la tappa suc- cessiva è quella della re gistra- zione e poi si può passare alla lista della spesa. Sia in «EasyCoop» che in «Supermerca­to24», a cui, per omogeneità abbiamo chiesto di andare a farci la spesa proprio alla Coop, i prodotti sono divisi per tipologie: frutta e verdura, pasta e pane, carne e pesce, dolci, scatolame, bevande, detersivi, detergenti e surgelati. In entrambi i casi, abbiamo ordinato insalata, pomodori, carote, acqua e bibite gassate. Con EasyCoop, inoltre, abbiamo aggiunto vino, shampoo e frutta secca. L’impression­e è che con «Supermerca­to24» i prodotti siano in numero ridotto rispetto a quelli che si trovano in scaffale, ma in ogni caso, se il nostro personal shopper non dovesse trovare quanto richiesto, possiamo scegliere se cancellare l’ordine oppure ricevere una telefonata per concordare insieme qualcosa in sostituzio­ne. Un consiglio sul sito di «EasyCoop»: attenzione con la quantità. Se non si apre la pagina singola del prodotto, ma ci si limita a selezionar­lo dall’elenco generale, si corre il rischio di ritrovarsi, invece che con dieci pomodori oblunghi, come era nostra intenzione, con dieci confezioni da 850 grammi l’una di pomodori, riducendos­i poi a far ricorso a tanta fantasia per trovare ricette che abbiano come ingredient­e principale otto chili e mezzo di pomodori.

C’è una sostanzial­e differenza tra i due servizi: il limite di prezzo. Mentre si può usufruire di «Supermerca­to24» con un minimo di dieci euro di spesa, per «EasyCoop» il tetto minimo è di 50 euro. A questo, naturalmen­te, si aggiungono i costi di consegna. E qui un’altra diversific­azione. Perché se per «Supermerca­to24» il prezzo è fisso (4,90 euro), con «EasyCoop» il costo parte da 3,90 ed è inversamen­te proporzion­ale alla flessibili­tà: più è ampia la fascia oraria in cui si è disposti ad aspettare il corriere, più il prezzo cala.

Ecco però che iniziano a farsi sentire le note dolenti. Mentre con «Supermerca­to24» si può ricevere la spesa nel giro di poche ore, in base alla disponibil­ità del fattorino (e noi siamo stati fortunati, perché una volta completato l’ordine alle 15,44 abbiamo ricevuto la spesa alle 17), con «EasyCoop» abbiamo dovuto aspettare di più. Dal lunedì, infatti, quanto acquistato è arrivato solo il giovedì mattina. E anche in questo caso abbiamo dovuto penare: il sito, infatti, ha ancora qualche piccolo bug e non si capisce subito che se non si riesce ad andare oltre alla selezione della fascia oraria per la consegna è perché non c’è disponibil­ità per quel giorno.

Una volta superato lo scoglio della prenotazio­ne, va tutto liscio. La spesa, e il suo arrivo, viene confermato sia via mail che via sms. Per il pagamento si può scegliere: carta di credito o bancomat con entrambi e, solo per «EasyCoop», anche alla consegna. Attenzione, però, niente contanti o buoni pasto. Tutto deve essere tracciabil­e e digitale. Così come, del resto, è anche il servizio.

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