Corriere di Verona

Infortuni Chievo, la stagione infinita E ora la classifica torna a preoccupar­e

Inglese e Gamberini ko a Firenze. Domenica il Sassuolo, match-salvezza

- Matteo Sorio

Il Chievo è nella bagarre. Come prima. Cioè, come prima di battere il Cagliari e tornare alla vittoria dopo quasi tre mesi. Perché per il Chievo ch’è tornato due giorni fa da Firenze, la classifica è tornata quella di due turni fa: solo +5 sulla Spal terzultima. Il rischio è sempre alto, e continua ad alzarsi. Chi lotta per non andare giù è racchiuso in un fazzoletto di 6 punti: dai 25 del club della Diga ai 19 dell’Hellas penultimo, seguono i 20 della Spal, 21 del Crotone e 23 del Sassuolo. E proprio Sassuolo ed Hellas, adesso, saranno i prossimi ostacoli di calendario del Chievo.

Un Chievo che a Firenze, senza Birsa e Giaccherin­i, s’è ritrovato ancora una volta in difficoltà in attacco, sbagliando l’approccio, rimediando nella ripresa ma non a sufficienz­a per pareggiare il gol viola dell’ex Biraghi. Un Chievo che, peraltro, continua a subire colpi dall’infermeria: colpi che, poi, si riflettono sulle difficoltà in campo. La notizia è che il bollettino di Firenze dice di una botta al ginocchio per Inglese, costretto a saltare lo stage della Nazionale in programma da ieri a mercoledì, e di un problema muscolare per Gamberini, che lasciava il campo dopo 45’ per Dainelli: già oggi i primi accertamen­ti, sia per il centravant­i pugliese sia per il difensore centrale bolognese, ultimament­e partner perfetto per il giovane Bani. Se col Sassuolo rientrerà il trequartis­ta titolare Birsa, assente a Firenze per febbre, sono dunque da valutare le situazioni di Gamberini (problema muscolare, ripetiamo) e Inglese, in difesa e attacco, così come di Giaccherin­i, il colpo del mercato invernale, fermato da lesione muscolare e fuori dai convocati per il Franchi.

È l’ennesimo capitolo di una stagione tormentata. Una stagione in cui il Chievo ha avuto il suo undici storico quasi integralme­nte a disposizio­ne soltanto in tredici partite su ventisei. Appena la metà. Parliamo delle prime dodici gare da cui non a caso la banda Maran ha tratto 15 dei suoi 25 punti totali, più Chievo-Cagliari di due sabati fa, il successo momentanea­mente scacciapen­sieri, quando si è ricomposta tutta la cerniera di centrocamp­o, ossia la linea Castro-Radovanovi­c-Hetemaj con Birsa connettore fra mediana e attacco. Se guardiamo proprio all’attacco, Meggiorini aveva dovuto saltare le prime nove giornate per l’infortunio al legamento crociato dell’aprile 2017, poi, una volta rientrato, al 17esimo turno, è caduto in uno stiramento che l’ha tenuto fuori per altre quattro partite, mentre Inglese era stato fermato da una distorsion­e al ginocchio fra 20esima e 22esima giornata. A centrocamp­o, il grosso guaio di Castro, out dalla 14esima alla 23esima giornata, causa legamento collateral­e, ma qualche problema, nel reparto, l’ha avuto anche Hetemaj, due partite fuori, 15°e 16° turno. In difesa, Gamberini aveva già saltato tre match, fra 19esima e 21esima, per un problema al polpaccio. Primo a fermarsi, invece, il terzino Gobbi, fra quinta e ottava giornata, per un malanno alla coscia destra. Se guardiamo alle ultime settimane, le note positive, anzi fondamenta­li, sono state il rientro di Castro e Inglese. Ma adesso, in vista del Sassuolo, ci sono nuove situazioni da monitorare: con la speranza che Inglese, faro offensivo, non debba finire nuovamente ai box.

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Un’altra sconfitta Fabrizio Cacciatore durante il match di domenica contro la Fiorentina, perso per 1-0

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