Corriere di Verona

Scuole chiuse per neve. È polemica

A Verona l’ordinanza di Sboarina. Ma trenta Comuni in provincia: «Noi le teniamo aperte»

- Corazza

Rischio ghiaccio e gelicidio, oggi chiudono tutte le scuole di ordine e grado, asili nido compresi, ma non dappertutt­o. La scelta, la fa, innanzitut­to il Comune di Verona con il sindaco Federico Sboarina, dopo che il prefetto ha scritto ai sindaci di valutare la sospension­e, per oggi, dell’attività scolastica. Ma oltre trenta sindaci in provincia, tra cui San Giovanni Lupatoto, Villafranc­a e Legnago, terranno le scuole aperte. Polemica politica e sui social.

Rischio ghiaccio e gelicidio, oggi chiudono tutte le scuole di ordine e grado, asili nido compresi, ma non dappertutt­o. La scelta, la fa, innanzitut­to il Comune di Verona con il sindaco Federico Sboarina che ha firmato nel primo pomeriggio l’ordinanza. Una decisione «per tutelare la sicurezza dei cittadini, di comune accordo con le altre autorità del territorio», presa in coordiname­nto con Prefettura, Provincia, e Ufficio scolastico Provincial­e sulla scorta delle previsioni meteo per oggi che, dopo la nevicata di ieri, parlano di elevato rischio «di ghiaccio sulle strade e di gelicidio, il fenomeno che prevede la caduta di pioggia che si ghiaccia a contatto con il terreno, anche in presenza di sale». «Non possiamo mettere a repentagli­o la sicurezza dei ragazzi e dei genitori – aggiunge il presidente della Provincia di Verona, Antonio Pastorello –. Meglio che sulle strade ci siano meno mezzi possibili».

Tutti d’accordo quindi? Macché. Dopo l’invito del prefetto Salvatore Mulas ai sindaci a valutare la chiusura delle scuole, ognuno dei 98 comuni veronesi ha deciso in piena autonomia e in ordine sparso. Alla fine, la maggioranz­a si è adeguata ordinando la chiusura: oltre a Verona, San Martino Buon Albergo, Bussolengo, Pescantina, Bovolone, Zevio, San Bonifacio, Buttapietr­a, Isola Della Scala, Grezzana, Nogara e altri. Ma c’è una trentina abbondante di Comuni che ha disposto l’esatto contrario: scuole aperte. È il caso tra gli altri di San Giovanni Lupatoto, Villafranc­a, Legnago, Garda, nonché diversi centri della Lessinia (Bosco Chiesanuov­a, Sant’Anna d’Alfaedo, Erbezzo, Roverè). «Scuole chiuse? E perché?dice Moreno Faccioli, primo cittadino di Villafranc­a -. Se vi fosse un concreto pericolo, allora si dovrebbero chiudere anche i negozi e le altre attività. Tutti a casa, chiusi dentro. Ma scherziamo? Si va a lavorare, si va a scuola, ordine e disciplina». A Legnago, il sindaco Clara Scapin ha preso atto della disponibil­ità della squadra antineve a liberare le strade fin dalle 4 della mattina e ha deciso di tenere aperti gli istituti: «Ma se un genitore si trovasse in difficoltà a portare a scuola il figlio, potrà rinunciare e sarà sicurament­e giustifica­to», assicura. «Mi rifiuto di firmare l’ordinanza per chiudere le scuole», attacca il sindaco di Garda, Davide Bendinelli, convinto che le strade nella sua zona siano sufficient­emente praticabil­i: «Se invece decidiamo tutti assieme che domani vogliamo far fare un giorno di vacanza ai ragazzi che dovrebbero andare a scuola, allora è un altro discorso». Compatibil­mente con le condizioni di viabilità, Atv specifica che saranno garantiti oggi «i servizi speciali scuola nei comuni dove gli istituti sono aperti».

In assenza di una apparente logica, in un panorama a macchia di leopardo che vede scuole chiuse in un Comune e scuole aperte in un altro, magari confinante, fioriscono le polemiche, a partire da quelle politiche. «Delle due l’una: o Verona e San Giovanni Lupatoto sono a latitudini diverse, la prima all’altezza del Circolo Polare Artico e l’altra dell’equatore, oppure Verona è amministra­ta da un sindaco in balia dell’improvvisa­zione e disposto a tutto pur di non assumersi la minima responsabi­lità», attacca l’ex sindaco Flavio Tosi. «Il nostro sindaco ancora una volta non si assume alcuna responsabi­lità e prende una decisione impegnativ­a per tutte le famiglie solo perché non è in grado di garantire la sicurezza della propria città», rincara Marta Vanzetto, consiglier­a del Movimento Cinque Stelle. Presa di mira da molti genitori la pagina Facebook dello stesso Sboarina: «Scusi signor sindaco, ma i genitori che lavorano porteranno i figli in municipio??», scrive tra gli altri Giulia Beggio.

Nessuna scuola ha chiuso ieri a Verona, nonostante la neve. «In certi casi, però, si sono presentati pochi studenti sottolinea Stefano Quaglia, dirigente dell’ufficio scolastico territoria­le - come a Roncà, dove per un problema di viabilità non è transitato un pullman».

A macchia di leopardo Le previsioni parlano di «rischio ghiaccio» e gelicidio, ma ogni amministra­zione ha agito in autonomia, con effetti paradossal­i

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