Quei clochard che rifiutano il dormitorio
Irriducibili. «No, al dormitorio no». Clochard che, anche con questo tempo, rifiutano qualsiasi tipo di assistenza. La linea indicata da Palazzo Barbieri è stata chiara: offrire a tutti la disponibilità di un ricovero. E tra volontari delle associazioni e agenti della municipale, scatta in automatico la segnalazione ai Servizi Sociali per ogni situazione potenzialmente a rischio. È successo anche ieri mattina in piazza Bra dove un senzatetto è stato trovato sotto il portico del settore Commercio: la pattuglia ha cercato di convincerlo a recarsi in un centro e, di fronte al suo rifiuto, è stato chiesto l’intervento dei Servizi. Nulla da fare, l’uomo alla fine si è allontanato. Ma nessuna segnalazione, può essere sottovalutata. E se nella giornata di mercoledì erano stati in tutto 36 i clochard assistiti, ieri la municipale è intervenuta a San Giorgio e a Porta San Zeno per accompagnare alcuni clochard ai centri. Falso allarme, invece, a Ponte San Francesco: nessuno dormiva sotto i cartoni, i vigili del fuoco alla fine hanno scoperto che si trattava solo di resti di un bivacco. «Ma l’attenzione è altissima» commenta il comandante della Municipale, Luigi Altamura. «Da oggi (ieri, ndr) sono operativi altri 20 posti nella zona di Borgo Roma ricorda l’assessore Stefano Bertacco -. Il problema, spesso, è convincere queste persone a recarsi lì». «La notte scorsa i nostri volontari hanno distribuito c tra gli 80 e i 90 pasti» spiega il presidente Marco Tezza.