Industria 4.0, laboratorio di informatica L’ateneo per le piccole e medie imprese
L’obiettivo: ridurre il divario tra produzione meccanica e digitale
(sam. nott.) Apparecchiature per la realtà aumentata più un sistema per la stampa adattiva connesse alla piattaforma computazione dell’ateneo, cioè l’ambiente di calcolo ad alte prestazioni su cui l’Università di Verona già può contare. Il tutto per creare una digital tween, cioè la copia digitale di una linea di produzione reale. Sarà più o meno così il nuovo laboratorio che il Dipartimento di Informatica dell’ateneo scaligero sta realizzando grazie ai fondi ottenuti (8 milioni di euro in 5 anni) dal ministero dell’Università. Obiettivo, portare l’industria 4.0 alle piccole e medie imprese venete, ma la vera novità sta proprio nell’approccio informatico e non meccanico alla produzione cosa che rende Verona tra i pionieri in Italia. «La digital tween – spiega Franco Fummi, direttore del dipartimento di Informatica dell’università – permetterà di simulare i componenti di una reale linea di produzione, migliorandone la qualità, consentirà di fare simulazioni di produzione e di mettere in pratica la manutenzione predittiva, individuando elementi che si possono danneggiare. Oppure permetterà di fare telemanutenzione, cioè individuare le soluzioni ai guasti di un impianto distante senza la necessità di inviare un tecnico sul posto». Per sviluppare il progetto, l’ateneo vuole coinvolgere aziende del territorio pronte a fare ricerca e sviluppo nel settore di Industria 4.0 attraverso lo sviluppo di progetti comuni. Lo sguardo è rivolto soprattutto ad aziende del manifatturiero che vogliono confrontarsi con nuove tecnologie secondo gli standard di industria 4.0, imprese che producono sistemi digitali e aziende dell’Ict. Le aziende potranno collegare propri apparati alla linea produttiva e sperimentare soluzioni innovative.