Crédit Agricole, parte l’offensiva a Verona
Inaugurato l’«hub» unico dei servizi. Con un occhio di riguardo all’agroalimentare
Come si fa banca nell’era delle filiali che devono chiudere e dei servizi che devono adeguarsi ai nuovi bisogni? Crédit Agricole-Friuladria una risposta se la dà a Verona inaugurando il suo «hub»: uno spazio fisico di quasi 800 metri quadrati collocato in una zona della città che respira business, in viale delle Nazioni 2. Un quartier generale che riunisce in un unico hub fisico tutti gli specialisti di mutui, prestiti personali, finanziamenti alle imprese, gestioni patrimoniali, consulenza finanziaria, prodotti dedicati agli operatori delle filiere agroalimentari, settore quest’ultimo che vede Verona come una delle sue capitali italiane e la vicinissima Fiera come punto di riferimento.
L’hub è stato inaugurato ieri pomeriggio dal nuovo direttore generale di Friuladria, Carlo Piana, al suo esordio ufficiale in queste vesti. «L’idea di realizzarlo - ha detto - è conseguente a una logica innovativa di presidio territoriale, dove il servizio della filiale tradizionale viene arricchito e integrato da una serie di figure specialistiche che operano in costante sinergia».
L’avvio della struttura rivela la volontà di Crédit Agricole di ricavarsi spazi consistenti di crescita in Veneto e in particolare a Verona, piazza nella quale, fino ad un anno fa, il gruppo bancario era presente solo con tre filiali. Nel 2017, infatti, sono stati aperti a Verona un mercato d’impresa (gennaio) e una nuova filiale retail in Borgo Trento (marzo), è stato attivato un polo affari e agri-agro per le piccole aziende (luglio), è stata rinforzata la squadra dei consulenti finanziari. Una presenza raddoppiata anche in termini di occupazione, con i dipendenti di stanza a Verona passati da 16 a 34, con l’obiettivo di arrivare a 46 entro la fine del 2019.Nello stesso anno, il 2017, gli impieghi all’economia veronese sono aumentati del 73% rispetto al 2016.