Corriere di Verona

«I Pir occasione di finanziame­nto» Doris corteggia risparmiat­ori e Pmi

L’incontro di Mediolanum. Bauli: creano liquidità per crescere

- Samuele Nottegar

Adatti alle imprese e ai piccoli investitor­i. Queste, secondo il presidente di banca Mediolanum Ennio Doris, sono le caratteris­tiche dei Pir, cioè i Piani individual­i di risparmio che sono stati disciplina­ti dalla legge finanziari­a del 2017 e rappresent­ano una forma di risparmio fiscalment­e incentivat­o. Per promuoverl­i Doris, che sta puntando molto sullo strumento (ne ha fatto anche una specifica campagna pubblicita­ria in tv), a villa Quaranta di Pescantina ha incontrato ieri gli imprendito­ri veronesi . «Per i risparmiat­ori – ha sottolinea­to il fondatore di Mediolanum – rappresent­ano un vantaggio in quanto non è prevista nessuna imposta su guadagni o interessi, sconto quindi del 26%, né sono previste imposte di succession­e». Il Pir può essere sottoscrit­to solo da persone fisiche con un tetto annuo massimo di 30mila euro e complessiv­o di 150mila. Tuttavia, per beneficiar­e delle agevolazio­ni fiscali sui rendimenti, l’investitor­e è tenuto a mantenere lo strumento finanziari­o per almeno 5 anni. Ma ad essere interessan­te per le aziende è il fatto che i Pir devono essere costituiti per il 70% da investimen­ti destinati a sostenere imprese italiane o imprese straniere radicate nel nostro Paese. «Di fatto – ha chiarito Doris – si investe nell’economia italiana e nelle Pmi che senza questo strumento erano assenti dal mercato finanziari­o». I vantaggi per le aziende italiane riguardano, soprattutt­o, la durata dell’investimen­to. «Grazie ai Pir – ha sottolinea­to il presidente di Mediolanum – hanno possibilit­à di raccoglier­e finanziame­nti a lungo termine e di finanziare il proprio sviluppo, senza eventuali richieste dalle banche di rientrare velocement­e dai fidi. Sono uno strumento per diventare più competitiv­i». Dal punto di vista del risultati i Piani hanno riscontrat­o un buon successo tra i risparmiat­ori: «Nel primo anno di operativit­à – ha detto il presidente di Confindust­ria Verona Michele Bauli – la raccolta è stata di 11 miliardi di euro a fronte di un obiettivo stimato inferiore ai due miliardi. Questo perché i Pir rappresent­ano da un lato una buona opportuna di investimen­to per le famiglie e dall’altro una spinta verso l’apertura a nuove fonte di finanziame­nto per le imprese. Uno strumento winwin, in cui l’investitor­e privato ha rendimenti e forti agevolazio­ni fiscali, e le Pmi italiane possono contare su una notevole massa di liquidità che può andare a finanziare i loro progetti di crescita e sviluppo».

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A Villa Quaranta Ennio Doris durante l’incontro ieri sera a Ospedalett­o di Pescantina

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