Provveditorato, bando a sorpresa Quaglia: «Ma mi ripresenterò»
Il bando ha colto un po’ di sorpresa gli addetti ai lavori. Insegnanti, ma anche gli altri (presidi e direttori amministrativi) che lavorano nel mondo della scuola. Dal 21 aprile il posto da dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale (quello che un tempo si chiamava provveditore) sarà vacante. Dunque potrebbe avvenire una sostituzione «in corsa». Il documento è stato pubblicato in questi giorni sul sito dell’Ufficio scolastico regionale, quello con sede a Venezia. Verona non è l’unica provincia interessata: c’è anche Belluno e Padova (con Rovigo). Le domande sono attese entro il 14 marzo. Lo stipendio base è di 43mila euro, con fino a 22mila euro di premio. Questo significa - in linea teorica - che il nuovo provveditore potrebbe subentrare già entro il mese di aprile e assumere l’incarico già poco prima della delicata fase degli esami finali, quelli di licenza media e quelli di maturità. Una quadro che l’attuale provveditore, Stefano Quaglia, giudica possibile, anche se non certo. «Tre anni fa - spiega - sono subentrato al mio predecessore, Giovanni Pontara, più o meno nello stesso periodo dell’anno. Dunque il cambio in corsa non è un tabù, anche se in molti lo aspettavano a settembre. Tra gli scenari, però, c’è anche quello in cui Quaglia succederebbe a se stesso. «Farò domanda annuncia - ho la facoltà di andare in pensione a fine a fine anno, ma posso ancora lavorare per altri tre». Il provveditore è reduce anche dalle elezioni, dove si è presentato al plurinominale con il simbolo della Civica Popolare Lorenzin. È andata male: 0,47% nel collegio di Verona - Rovigo. «Abbiamo voluto fare una proposta moderata di centrosinistra - conclude - una lista che si è riconosciuta nell’operato del premier Gentiloni e che ne voleva garantire la continuità. Va preso atto, semplicemente, che i cittadini hanno preferito qualcos’altro e va rispettata la loro volontà».