Corriere di Verona

Tenta di uccidersi con i farmaci, salvato dai poliziotti

Il minorenne soffre di depression­e. In serata invece drammatico gesto per un uomo di 53 anni nel Biffis

- Enrico Presazzi

«Basta». E dopo aver ingerito le pillole trovate in casa, si è barricato nella sua stanza da letto senza voler più sentire nessuno. Nemmeno le suppliche del padre disperato che lo pregava di uscire e calmarsi. Ha rischiato di morire per un’overdose di farmaci il giovane di 17 anni salvato domenica sera dal provvidenz­iale intervento di polizia, vigili del fuoco e Verona Emergenza. L’allarme è scattato verso le 19 quando il padre del ragazzo ha chiamato il 113 raccontand­o quel che era appena successo. Suo figlio, completame­nte fuori di sé, aveva trangugiat­o un mix di farmaci e si era chiuso in camera sbarrando la porta con un pesante armadio. Ancora da chiarire con certezza i motivi del gesto, ma al momento sembrerebb­e che il giovane soffrisse di depression­e. Il genitore, dopo aver tentato invano di farlo desistere dai suoi intenti, ha deciso di chiedere aiuto e in un attimo i poliziotti delle volanti si sono precipitat­i nella palazzina, poco distante dalla stazione di Porta Nuova. Intuendo la gravità della situazione, gli agenti hanno richiesto l’intervento di vigili del fuoco e 118, pronti al peggio. Ma ogni minuto, in un frangente del genere, rischiava di risultare decisivo. Per questo i poliziotti hanno sfoderato tutte le loro abilità di mediazione, cercando di instaurare un contatto con il minorenne per calmarlo. Lui, dall’interno della stanza, non dava alcun cenno di vita. E con il passare dei minuti, si è deciso di forzare la situazione per evitare la tragedia. Gli agenti hanno abbattuto la porta con una spallata. E, con loro sorpresa, si sono trovati di fronte il ragazzino che li aspettava brandendo tra le mani due spranghe di ferro. Insieme a soccorrito­ri del 118 e vigili del fuoco, gli agenti hanno provato a calmarlo, badando in primis alla sua incolumità. E solo dopo una lunga attività di mediazione, sono riusciti a fargli deporre le due aste di ferro. Il giovane è stato trasferito in ambulanza a Borgo Trento dove è stato poi ricoverato.

Tragica fine, invece, per un uomo di 53 anni che ieri si è gettato nelle acque del canale Biffis, a Brentino Belluno. L’uomo, uscito con il fratello, si è allontanat­o nel tardo pomeriggio senza dare spiegazion­i e il suo maglione è poi stato ritrovato vicino al canale. Sul posto carabinier­i e vigili del fuoco che, poco dopo le 20, hanno recuperato il cadavere all’altezza della galleria di Gaium a Rivoli.

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