Palestre svuotate e clienti «bidonati»
Raffica di denunce da Villafranca, Bussolengo, Cremona, Modena: inchiesta al via
Tutto volatilizzato. Palestre letteralmente «svuotate», in una sola notte. Sparita ogni cosa: dai macchinari agli attrezzi, senza dimenticare i soldi delle quote in cassa. Almeno quattro, ma forse il computo effettivo ammonta a 5, i casi su cui la procura di Verona, capofila nelle indagini dato che le prime denunce in ordine di tempo erano giunte l’estate scorsa da Bussolengo, è chiamata a vederci chiaro.Il reato al vaglio del pm Giovanni Pietro Pascucci è truffa.
Tutto volatilizzato. Palestre letteralmente «svuotate», nell’arco di una sola notte. Sparita ogni cosa: dai macchinari agli attrezzi, senza dimenticare - soprattutto - i soldi delle quote in cassa. Almeno quattro, ma forse il computo effettivo ammonta a 5, i casi su cui la procura di Verona, capofila nelle indagini dato che le prime denunce in ordine di tempo erano giunte l’estate scorsa da Bussolengo, è chiamata a vederci chiaro.
Al momento il reato al vaglio nell’ambito dell’inchiesta di cui risulta titolare il pm Giovanni Pietro Pascucci, si profila quello di truffa: il sospetto che grava sull’intera vicenda è quello di un giro di società aperte e chiuse come scatole cinesi. A farne le spese, soci paganti (in anticipo, ovviamente) e dipendenti rimasti senza lavoro da un giorno all’altro senza un barlume di spiegazione.
Un copione «fotocopia», un modus operandi che si sarebbe ripetuto identico da Villafranca a Bussolengo, da Modena a Cremona e, probabilmente, anche nel Padovano. Dietro, stando alle ipotesi accusatorie, ci sarebbe un’unica «regia». Di certo, c’è la raffica di denunce già pervenute a forze dell’ordine e magistratura: sfiorano quota 500, solo quelle fin qui presentate contro i gestori della palestra-centro estetico Splendida Forma di Bussolengo. «Al momento tutte le attrezzature del club sono state poste sotto sequestro penale su iniziativa dell’autorità giudiziaria, pertanto ogni attività del centro è paralizzata. Così come il trasferimento ad altra sede. Il servizio è quindi sospeso a tempo indeterminato, la giustizia deve fare il suo corso, purtroppo i tempi non dipendono da noi...»: questa, l’unica «spiegazione» data via Facebook dai responsabili della struttura ai soci imbufaliti che hanno subissato la bacheca del sito web del centro di insulti e rabbia.
Ne sanno qualcosa anche gli inviperiti clienti di Villa Fit a Villafranca, e a Modena quelli della palestra Master Fit. Ma era andata così in precedenza anche a Cremona, al centro La Mucca viola, mentre sono ancora in corso approfondimenti su quanto accaduto al Matrix centro fitness nel Padovano. Coinvolta nelle indagini si sarebbe ritrovata la Essemme Fitness, creata con un capitale sociale di 10mila euro versato dalla Inline Italy srl, mentre la palestra modenese e la Villa Fit di Villafranca, quest’ultima mai aperta, sarebbe entrambe amministrate da Osakue Osazuwamen Usimonifo, un nigeriano ufficialmente custode di condomini, che si sarebbe proclamato estraneo ai fatti. Senza dubbio, una matassa ardua da sbrogliare per pm e Finanza.