La delusione di Berlato «Cacciatori, resterò qui»
Anche i cacciatori piangono. Specie se rimane fuori dal parlamento il loro candidato di riferimento: «Molti di noi non Ti hanno sostenuto. Peccato», scrive non senza qualche rimpianto il signor Silvano Balasso sulla bacheca Facebook di Sergio Berlato («T» in rispettoso maiuscolo). Ricapitolando: al ras veneto di Fratelli d’Italia, lo stesso che nel 2015 alle Regionali raccolse diecimila preferenze e più, non è bastato essere il primo in lista nel collegio di casa, Vicenza (alla Camera). È rimasto fuori, con buona pace, appunto, degli uccellatori. «Maria Cristina Caretta (presidente nazionale di Confavi, la confederazione delle associazioni venatorie, ndr) ci rappresenterà in Parlamento — ha scritto lui ieri sul social, non senza una certa rassegnazione — ed io rimango in Regione del Veneto». Peccato appunto, perché i suoi ci avevano creduto. «Sergio, avanti tutta adesso facciamo vedere i sorci verdi a tutti anche a qualche associazione che non faccio nomi ma hai capito», scriveva qualche ora prima dei risultati tal Riccardo Dal Fior. E poi ancora: «Modifichiamo la legge sulla caccia ed inseriamo la possibilità di tirare in feste, sagre e manifestazioni gli animali di allevamento tutto l’anno», lo spronava Giuseppe Impallomeni. Poi però con il passare delle ore, si è iniziato a capire che nonostante il buon risultato del partito — 4,2 percento a livello regionale —, il beniamino rischiava di non farcela. Tale Vinella — sempre su Facebook — si preoccupava: «Ma lei entra in Parlamento? Abbiamo bisogno noi cacciatori di un “cagnaccio” come lei che non molla mai che si fa rispettare nel difendere i diritti di noi cacciatori!!!». Invece nisba. E quando è stato ufficiale, allora, ecco le lamentazioni: «Ti va dato il merito di aver introdotto la difesa della cultura rurale nel Programma di FDI e le conseguenti candidature sparse nelle regioni italiane, in difesa della nostra passione. Grazie Sergio», gli ha scritto il signor Stefana. «Avrei voluto anche lei, Berlato, in parlamento, speriamo che la nostra cultura venga valorizzata», ha aggiunto un altro fan. «Ma noi cacciatori il nostro dovere lo abbiamo fatto», ha fatto sapere Adriano Piccolo.