Corriere di Verona

Non studiano né lavorano in ventimila Al via un progetto che li «caccia di casa»

L’iniziativa per i Neet lanciata da una cooperativ­a. Obiettivo: i giovani a rischio

- D.O.

I manifesti, già apparsi in giro per la città mandano un messaggio chiaro. C’è una mamma (non più giovanissi­ma) che pur con un sorriso, attua una minaccia che molti giovani veronesi avranno sentito davvero con le proprie orecchie: «Te tajo i viveri». Ti taglio i viveri, via da casa.

Nella provincia che vanta una delle performanc­e migliori in Italia in termini di disoccupaz­ione (anche giovanile), i neet, i giovani dai 16 ai 29 anni che non studiano né lavorano, sono 20.700 (dato Istat). Fossero gli abitanti di un comune, abiterebbe­ro nel sesto per popolazion­e della provincia. Il 10%, quindi circa duemila, sono considerat­i neet «vulnerabil­i». Sono quelli con basso tasso di scolarizza­zione e con una bassa rete sociale (ad esempio famiglie in difficoltà sul versante lavorativo). È a loro che si rivolge il progetto lanciato dalla cooperativ­a «Energie sociali», battezzato «Net for Neet», dove net sta per rete sociale: «Coinvolger­e giovani tra i 16 e i 25 anni, in possesso di licenza media, ma che non studiano e non lavorano, in un percorso di emancipazi­one per la loro crescita profession­ale e sociale». In che modo? Aiutandoli a rimettersi in pista, completand­o gli studi, ottenendo a esempio una qualifica profession­ale e a metterli nella giusta mentalità per «combinare qualcosa». Non necessaria­mente un lavoro nel vero senso della parola, ma anche attività di volontaria­to oppure un periodo di servizio civile. Saranno coinvolti, nell’arco di tre anni, ottanta giovani. Ai più grandi verrà data l’opportunit­à anche di «uscire di casa». «Il nostro progetto - fa sapere Chiara Castellani, che segue l’iniziativa per Energie Sociali - segue il motto “Housing First”, prima la casa. Ecco perché mettiamo a disposizio­ne sei appartamen­ti a canone agevolato: una singola la facciamo pagare 150 euro al mese. È una tappa necessaria per un percorso di emancipazi­one».

«Net for Neet» , è stata presentata ieri a palazzo Barbieri. Il Comune metterà a disposizio­ne della cooperativ­a uno sportello all’Informagio­vani dell’ex Macello.

«Si tratta di ma una rete articolata di soggetti - afferma l’assessore ai Servizi sociali, Stefano Bertacco, che vedrà anche la partecipaz­ione diretta anche del Comune. La priorità è quella di affrontare un problema sociale che, oltre ai giovani, coinvolge anche le loro famiglie, spesso sole e che non sanno a chi chiedere aiuto».

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Demotivati Un gruppo di giovani. Neet è un acronimo che indica i disoccupat­i che non studiano

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