Otto Marzo, orgoglio in passerella ma sul film «etnico» è polemica
«Promuove l’Islam». Meteo avverso, rinviata la Corsa di Giulietta
Sono state inaugurate ieri con una sfilata di «donne comuni» le iniziative di «Ottomarzo. Femminile, plurale», promosse dall’assessorato alle Pari Opportunità del Comune. Ma la consigliera comunale della Lega Anna Grassi si è scagliata contro la proiezione del film «Porto il velo, adoro i Queen» organizzata nell’ambito della manifestazione con l’università.
Ufficialmente sono state inaugurate ieri pomeriggio in Gran Gaurdia con il «slow fashion show», sfilata in cui le modelle erano donne comuni, «senza distinzione di età, taglia e provenienza». Ma le iniziative di «Ottomarzo. Femminile, plurale», promosse dall’assessorato alle Pari Opportunità del Comune, stanno già creando maretta all’interno della maggioranza di palazzo Barbieri. A far saltare la mosca al naso in particolare della consigliera comunale della Lega Anna Grassi, la proiezione ieri sera nell’aula A degli istituti biologici della scuola di Medicina e Chirurgia dell’università del film «Porto il velo, adoro i Queen» a cui è seguito un dibattito con la regista Luisa Porrino, Olivia Guaraldo componente del Cug, il Comitato unico di garanzia per le pari opportunità e docente di filosofia politica e Batul Hanife, psichiatra e protagonista del film. «Apprendiamo ha tuonato la Grassi - che l’assessorato alle Pari Opportunità del Comune, d’intesa con la biblioteca Meneghetti e il Comitato Unico di Garanzia dell’Università, per festeggiare l’ 8 marzo ospitano nelle aule dell’ateneo la proiezione del film “Porto il velo, adoro i Queen”, manifesto dal sapore propagandistico a favore dell’Islam e dei simboli che ne caratterizzano la concezione femminile, distanti anni luce da come l’Occidente ha inteso nei secoli la civiltà e il ruolo della donna». La consigliera leghista ha rincarato la dose: «Prendiamo simbolicamente le distanze da questo tipo di iniziativa. Ci appare strano che, nell’ambito di eventi a favore delle pari opportunità e nell’occasione della festa della donna, si decida di promuovere culture che si dimostrano ben distanti dall’assicurare e dal rispettare pari diritti tra uomo e donna. Riteniamo che sia prioritario approfondire temi legati alle nostre radici cristiane».
Intanto, viste le previsioni del tempo che volgono alla pioggia battente è stata annullata la Corsa di Giulietta, in programma domenica con partenza da piazza Bra. La corsa verrà «recuperata» il 25 marzo.