Truffe online è allarme Venti denunce
Doppia operazione dei carabinieri. Vademecum anti raggiri
Truffe online: i carabinieri della compagnia di Peschiera, partendo dalle decine di denunce ricevute negli ultimi giorni, hanno smantellato due organizzazioni criminali specializzate.
Tra loro c’è anche chi ha catechizzato l’anziano padre: «Non aprire mai agli sconosciuti». Ma nell’epoca delle truffe online, non sono solamente i «nonni» a essere a rischio. Lo dimostrano le recenti operazioni messe a segno dai carabinieri della compagnia di Peschiera che, partendo dalle decine di denunce ricevute negli ultimi giorni, hanno smantellato due organizzazioni criminali specializzate in questo genere di reati. «Il fenomeno è in dilagante espansione - spiega il comandante della compagnia, maggiore Francesco Milardi -. Sul sito dell’Arma (www.carabinieri.it) è pubblicato un vademecum per evitare raggiri; raccomandiamo massima attenzione agli annunci online e alle offerte a prezzi stracciati».
Anche dietro a uno sconto di soli 40 euro, può nascondersi un inganno, come ha spiegato il vicecomandante della stazione di Peschiera, maresciallo Davide Corrada che ha denunciato 5 stranieri residenti in Campania con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla truffa. In caserma nei giorni scorsi si è presentato un uomo raccontando di essere stato raggirato da un annuncio comparso sulla sua bacheca Facebook di uno smartwatch di ultima generazione. «Il link rimandava a un sito “fotocopia” di quello originale della marca del prodotto e al momento di completare l’acquisto all’uomo è comparso un Iban - ha ricordato il maresciallo -. Subito dopo, si è materializzato un avviso con un nuovo Iban dove versare il denaro». In realtà, il primo conto era già stato bloccato dopo una denuncia di un’altra vittima e i truffatori avevano rimediato all’istante con un nuovo conto per il versamento. Conti intestati per la maggior parte a prestanome compiacenti. Ma grazie all’analisi dei flussi di denaro, si è risaliti alle identità dei componenti della banda.
A Lazise, invece, è stato un residente rimasto letteralmente «a piedi» a far scattare l’indagine che ha portato alla denuncia di 15 persone residenti in Campania. L’uomo aveva acquistato un biglietto per il treno Italo su un sito, ma al momento di partire, si era sentito dire che il biglietto non era valido. Il ticket infatti compariva nell’estratto conto di una vittima dell’associazione napoletana: grazie a una mail di phishing, il gruppo aveva carpito tutti i dati dell’utente e aveva clonato la sua carta di credito. Con la tessera clonata i malviventi avevano poi acquistato biglietti in blocco, da rivendere online su siti specializzati. E per farsi pagare dai viaggiatori, fornivano gli estremi di carte prepagate intestate a prestanome spesso stranieri. A smascherarli, un numero di telefono lasciato a un cliente. Da lì i militari del luogotenente Gian Luca Battaglia sono risaliti ai componenti del sodalizio e sono scattate le denunce. E a Peschiera, martedì, i militari sono riusciti a bloccare l’acquisto di un lingotto d’oro da un chilo per 3.700 euro effettuato da qualcuno riuscito a clonare la carta di credito di un imprenditore locale.