Pasticcio Rosatellum Zardini dovrà aspettare
Dovrà attendere ancora, forse almeno una settimana, Diego Zardini per avere conferma della sua rielezione alla Camera dei Deputati. A Verona, al proporzionale alla Camera, sono scattati due seggi per il Pd. Il primo è andato automaticamente al capolista Gianni Dal Moro, il secondo a Lucia Annibali, l’avvocatessa sfregiata dall’acido diventata paladina della lotta alla violenza alle donne. Zardini è in terza posizione. Ma Annibali, che ha perso la sfida all’uninominale a Parma, è passata in ben quattro collegi proporzionali: bisogna quindi capire dove sarà eletta. E qui si è innescata una complessa diatriba sulla giusta interpretazione della legge elettorale. Il Rosatellum spiega che in questi casi il parlamentare viene eletto nel collegio dove la sua lista è andata peggio. Annibali, quindi, dovrebbe passare nel collegio di Vicenza, dove il Pd - per qualche decimale di punto - è indietro rispetto a Verona. Ma il deputato vicentino che sarebbe escluso, Filippo Crimì, si batte per una interpretazione opposta: il seggio scatta non dove il partito è andato peggio, ma dove la coalizione è andata peggio, in questo caso Verona. Per chiarire questo punto, Crimì ha anche chiesto che il ministero emani una apposita circolare interpretativa di questo punto della legge. E tuttavia, almeno in questo frangente, il Rosatellum pare chiaro: «lista» non può voler dire «coalizione». O no? Per Zardini, intanto, continua la snervante attesa che si potrà concludere solo con la proclamazione ufficiale degli eletti da parte della Corte d’Appello. E, come detto, potrebbe volerci ancora parecchio tempo, visto che sono ancora in corso i conteggi in alcuni seggi contestati.