Le due vite di Bertacco «Assessore e senatore, io voglio continuare»
L’esponente di Fratelli d’Italia: «Deciderà il sindaco»
Stefano Bertacco È chiaro che l’impegno è tanto, ma a piacerebbe proseguire l’impegno preso. Lo stipendio è uno solo e lavorare non mi spaventa
Senatore della Repubblica e assessore con alcune delle deleghe più pesanti in Comune (Servizi Sociali, Istruzione, Personale): è dal giorno della formazione della giunta Sboarina che Stefano Bertacco vive questa doppia vita. Ma, adesso che è stato rieletto in Parlamento con Fratelli d’Italia, torna anche a porsi la questione: premesso che per la legge non sono incompatibili, è possibile continuare a conciliare due incarichi di così grande responsabilità? «La scelta la fa il sindaco», premette Bertacco. Ma la sua risposta è «sì, è possibile». «È chiaro che l’impegno è tanto, ma a piacerebbe continuare a portare avanti l’impegno preso spiega lui - E ricordiamo, comunque, che le indennità non sono cumulabili, quindi ne percepisco solo una».
Probabilmente, come nel caso del vicesindaco Lorenzo Fontana, anche per Bertacco mantenere o no il doppio incarico dipenderà da quel che succederà a Roma. «Prevedo che questa legislatura sarà molto corta, tutte le possibili alleanze che ci sono mi paiono piuttosto innaturali. È l’effetto nefasto di questa brutta legge elettorale che noi di Fratelli d’Italia siamo stati tra i pochi a non votare», spiega.
Bertacco ha conciliato senza grossi patemi i due incarichi con il centrodestra all’opposizione, negli ultimi otto mesi. Certo è che se il centrodestra dovesse riuscire a formare un governo, è difficile ipotizzare che ai parlamentari di maggioranza resti l’autonomia di movimento necessaria. «Chiaro, potrebbe essere complicato, ma io penso serenamente di poterlo fare. Se poi dovessi accorgermi che non riesco a tenere in piedi le due cose, sarei il primo a fare un passo indietro. Non voglio certo danneggiare il mio sindaco», dice Bertacco.
Il partito di chi vorrebbe che i neoparlamentari lasciassero il posto in giunta è in realtà piuttosto variegato. Non c’è solo il segretario leghista Paolo Paternoster (vedi articolo nella pagina a fianco). Anche nel gruppo di Verona Domani sono in tanti a tifare per questo scenario perché aprirebbe la strada ad un rimpasto in giunta. I seguaci del consigliere regionale Stefano Casali non sono del tutto soddisfatti dei pesi e contrappesi interni alla maggioranza. In giunta, hanno due rappresentanti, l’assessore Filippo Rando alla Sport e Francesca Briani alla Cultura. Ma con quest’ultima i rapporti sono ormai ai minimi termini e c’è chi vorrebbe «sacrificarla».
A tutti questi movimenti sotterranei assiste, per ora impassibile, il sindaco Federico Sboarina, che non ha nessuna intenzione di finire ostaggio delle guerre interne alla sua maggioranza. Quanto a Bertacco, va avanti con un sorriso. Partecipa alla presentazione dell’offerta del Comune per i soggiorni climatici degli anziani, visto che il turismo sociale è una delle sue tante deleghe. «Penso di saper gestire bene le mie deleghe e lavorare non mi spaventa ma, ripeto, la decisione finale spetta al sindaco», spiega lui.