L’ospedale del bambino è da record veneto 3.600 nascite in 11 mesi
Fra meno di un mese compirà un anno esatto. E i numeri lo rendono già, come da previsione, il punto nascita con il maggior numero di parti in Veneto: 3.600. L’ospedale della donna e del bambino, nei primi undici mesi di vita ha richiamato anche gestanti da altre province e altre regioni (su tutte, le confinanti Emilia Romagna e Trentino Alto Adige) e dalla provincia di Mantova in Lombardia. Questo, perché il nuovo polo specializzato sorto nell’area di Borgo Trento è anche, in fondo, l’ospedale «dei parti difficili». Lo fu già il primo, ma mamma e figlio ce la fecero. Nella struttura è quasi la norma: le gestazioni critiche sono conteggiate attorno al 10%. «La differenza - sottolinea il primario Paolo Biban la fa soprattutto l’approccio multidisciplinare, che è dall’inaugurazione il marchio distintivo dell’ospedale. Le sale parto sono collegate a quelle operatorie e alla terapia intensiva, nel caso ci sia un’emergenza». Da ieri, uno dei reparti dell’ospedale, la Pediatria a indirizzo critico, si è arricchita anche di un ventilatore da trasporto per bambini e neonati. Si tratta di un sostituto elettronico del «palloncino» solitamente azionato a mano da un infermiere. «Questa macchina - spiega Biban - permette di dosare respiro per respiro l’aria in entrata, anche per misure d’ossigeno molto piccole, inferiori a quelle che si possono contenere in una siringa. In questo modo si evitano del tutto rischi di danneggiamento ai polmoni». Il macchinario verrà utilizzato per il trasporto, da un reparto all’altro, ma anche in ambulanza del paziente critico. Il ventilatore è arrivato grazie ai fondi raccolti dall’associazione «4 Chiacchiere», che contribuirà anche al corso di formazione degli infermieri. Non solo, con i soldi raccolti per beneficienza verrà attivato un servizio di supporto psicologico per i familiari, in particolar modo quelli che hanno subito un lutto.
Ieri, nella hall principale dell’ospedale, il primo test del ventilatore, con la presentazione delle altre iniziative. Presenti, il direttore generale dell’azienda sanitaria Francesco Cobello, il sindaco Federico Sboarina e il procuratore della Repubblica, Angela Barbaglio. La cerimonia si è conclusa con una visitare alcuni dei reparti, inclusi la scuola interna e la banca del latte materno.