Corriere di Verona

Inglese all’ultima sfida vuol segnare per Astori

«Una rete da dedicargli. La squadra? Oggi sta bene»

- Matteo Sorio

«La nostra forza, nell’arrivare a questo derby, può essere il fatto di stare tutti bene: era da un po’ che non si lavorava al cento per cento fin dal lunedì». Non è un dettaglio. È qualcosa di più. Qualcosa che può fare la differenza, in un Chievo che negli ultimi tre mesi, a Veronello, si è sempre dovuto allenare portandosi dietro defezioni, acciacchi, problemi muscolari. La forza del Chievo di Roberto Inglese, in vista di sabato sera e dell’Hellas, può essere dunque quella lì. Ottantadue partite in A con 21 gol e 9 assist, tutti in gialloblù, 26 anni, centravant­i puro, Inglese è dentro questo derby più che mai. Per due motivi. Primo: è il suo ultimo derby scaligero, perché a fine stagione raggiunger­à il Napoli. Secondo: all’andata, 3-2 per il Chievo, fece doppietta, di testa e su rigore. «All’andata si giocò con la testa più libera, sia di qua che di là, i punti pesavano un po’ di meno». Come dire: oggi, Chievo sestultimo a quota 25, Hellas penultimo a 19, sarà un’altra storia. «Sarà una partita fatta anche di attesa», dice Inglese. Domanda cruciale, allora: come sta il bomber clivense? «Sto bene, ogni tanto qualche fastidio, ma tutto regolare», fa lui: «Voglio fare al meglio questo finale di stagione». Stagione che passa da questo derby. Da un Verona che Inglese ha guardato spesso alla tv: «Sì, con la scusa delle loro tante gare giocate di lunedì sera, e devo dire che l’Hellas è molto pericoloso se gli concedi le ripartenze: tanti giocatori di gamba, bisogna stare attenti».

Le gambe del Chievo girano un po’ meglio di prima. E Inglese, dovendo guardare ai tasselli rientrati di fresco, pensa soprattutt­o a Castro: «Lui è fondamenta­le in tutte e due le fasi di gioco. La flessione nei risultati è coincisa col suo infortunio. E quando Lu- cas è rientrato col Cagliari, si è visto quanto ci può dare». Dell’andata s’è detto. Debuttò, peraltro, il Var, convalidan­do proprio il primo gol, di Inglese: «Al Var io sono favorevole. Nei primi mesi gli arbitri l’hanno usato nella maniera giusta. Adesso, invece, stanno prendendo più decisioni senza andare a rivedere l’azione. Era meglio all’inizio: solo così si può avere la giusta misura delle cose». L’ultimo pensiero di vigilia d’Inglese, allora, è per Davide Astori e la sua tragica fine: «Il primo ottobre scorso la vita mi ha regalato due gioie. Andare in Nazionale. E, lì, conoscere Davide. È stato quello con cui ho legato di più, e non lo dico adesso. Gli ho fatto domande, lui ha scacciato via ogni mia paura, dandomi sostegno. Sono fortunato ad averlo conosciuto, me lo porterò per sempre nel cuore e un gol nel derby sarebbe dedicato anche a lui».

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In uscita Roberto Inglese, di proprietà del Napoli, lascerà il Chievo a fine stagione

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