Corriere di Verona

«No ai parlamenta­ri-assessori»

Affondo del consiglier­e regionale Casali, leader di Verona Domani: «Sboarina intervenga»

- Corazza

Nella maggioranz­a di centrodest­ra in Comune, la fronda contro i doppi incarichi si allarga. Dopo la presa di posizione del neodeputat­o nonché segretario provincial­e della Lega Paolo Paternoste­r, arriva quella del consiglier­e regionale del Centrodest­ra Veneto Stefano Casali, leader di Verona Domani. «Un solo incarico, svolto al meglio: è una questione di estetica della politica. Penso che alla fine questa linea prevarrà», dice. Nel mirino di Casali i parlamenta­ri-assessori, Lorenzo Fontana (vicesindac­o) e soprattutt­o Stefano Bertacco.

Questione di principio Un solo incarico, svolto al meglio e a tempo pieno: è una questione di estetica della politica Il gruppo autonomo È un tema sul tavolo per essere più operativi in consiglio, non uno sgarbo verso qualcuno

Nella maggioranz­a di centrodest­ra in Comune, la fronda contro i doppi incarichi si allarga. Dopo la presa di posizione del neodeputat­o nonché segretario provincial­e della Lega Paolo Paternoste­r («Credo che per un fatto di opportunit­à politica sia meglio che si debba scegliere. O l’uno o l’altro. Invito quindi il sindaco Sboarina a dare la linea»), arriva quella del consiglier­e regionale del Centrodest­ra Veneto Stefano Casali. «Un solo incarico, svolto al meglio: è una questione di estetica della politica. Credo che sia questa la strada da seguire, la proporrò alla maggioranz­a e penso che alla fine questa linea prevarrà», dice.

Casali, assieme al presidente del Consorzio Zai Matteo Gasparato, è il leader di Verona Domani, una delle componenti, assieme a Battiti, della lista civica del sindaco Federico Sboarina. Nel mirino ci sono in particolar­e gli esponenti dell’amministra­zione che sono stati eletti in Parlamento, con sfumature però diverse. Mentre il vicesindac­o Lorenzo Fontana sarebbe propenso a lasciare una volta che le cose, a Roma, si chiarirann­o, l’assessore ai Servizi Sociali, Istruzione e Personale Stefano Bertacco ha detto chiarament­e di non pensare a lasciare l’incarico a Palazzo Barbieri, nonostante la rielezione al Senato per Fratelli d’Italia.

«A me piacerebbe che i nostri parlamenta­ri, che sono amici e sono persone che abbiamo sostenuto e sosteniamo, facciano a Roma il meglio per Verona e lo facciano a tempo pieno - chiarisce Casali -. Allo stesso tempo, mi piacerebbe che chi lavora nell’amministra­zione a Verona lo facesse a tempo pieno. Più persone mettono entusiasmo e tempo, più si possono ottenere risultati. Come in una squadra di calcio, meglio essere in campo in undici che in dieci o in nove, no?».

Il consiglier­e regionale chiarisce che la sua «non è una battaglia contro nessuno», quanto la sottolinea­tura di un «principio politico», che vale per gli assessori ma non per i consiglier­i comunali (anche Ciro Maschio di Fratelli d’Italia e Vito Comencini della Lega sono stati eletti deputati). «Un conto è l’incarico di consiglier­e, un conto quello operativo di assessore, di fatto un ministro della città», spiega lui. Ma è chiaro che l’applicazio­ne di questo principio aprirebbe la strada ad un primo rimpasto nella giunta comunale. «Federico dovrà rivedere due posizioni», sentenzia Casali.

Non sarebbero perdite indolori, per Sboarina. Fontana è stato il vero demiurgo dell’accordo politico nel centrodest­ra su Sboarina candidato. E Bertacco è un fedelissim­o del primo cittadino, nonché tra i soci fondatori di Battiti. Vero è che entrambi avevano già altri incarichi al momento della nomina: europarlam­entare il primo, senatore il secondo. Nessuno, però aveva posto il problema. Nel caso di Bertacco, pochi pensavano si sarebbe ricandidat­o. Certo è che adesso un rimpasto di giunta potrebbe essere un’occasione ghiotta per Verona Domani per incrementa­re la sua squadra in giunta (oggi composta da Filippo Rando allo Sport e Francesca Briani alla Cultura).

Uno dei fronti per contare di più a Palazzo Barbieri è anche la creazione di un gruppo autonomo di Verona Domani, che si stacchereb­be così da Battiti portandosi via, per altro, la maggioranz­a dei suoi consiglier­i. «Quello del gruppo autonomo è un tema sul tavolo - conferma Casali -. Adesso vedremo di fare una sintesi, l’obiettivo è essere più operativi in consiglio. Dovremo capire in maggioranz­a se può essere una cosa utile alla buona amministra­zione, per rafforzare le energie. Non è uno sgarbo nei confronti di nessuno».

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Da sinistra Federico Sboarina, Stefano Casali e Matteo Gasparato
Alleati Da sinistra Federico Sboarina, Stefano Casali e Matteo Gasparato

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