Corriere di Verona

La frenata di Maroni «Zaia premier? Ora no Ma ha un futuro»

L’ex presidente della Lombardia: «Unica ipotesi Salvini. Forza Italia? Sconfitta»

- di Giovanni Viafora

«Luca Zaia premier? Ora no. Ma potrebbe fare qualunque cosa. Ha fatto bene il ministro, benissimo e l’amministra­tore locale. E altrettant­o bene sta facendo il governator­e. Per altro, a differenza mia è anche giovane e quindi ha un grande futuro davanti». Così l’ex governator­e lombardo Roberto Maroni, anch’egli della Lega.

Zaia premier? Non ditelo al diretto interessat­o. Non c’è domanda che lo metta più in imbarazzo. Eppure. Eppure l’idea non è nuova. Mesi fa fu lo stesso Silvio Berlusconi a vagheggiar­la; poi ci pensò anche il «collega» presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. Ora però il quadro è diverso: ci sono state le elezioni e ci sono due blocchi contrappos­ti in cerca di voti per formare un governo. Ecco dunque: un esecutivo di centrodest­ra a maggioranz­a leghista, guidato non da una figura divisiva come Salvini. Ma da un leghista «moderato». Zaia, appunto. Possibile? «Ho letto anch’io di questa eventualit­à — ci dice ora chi, fino a poche settimana fa, è stato al fianco di Zaia nella battaglia autonomist­a, l’ex governator­e lombardo Roberto Maroni —. Ma io dico che adesso non c’è possibilit­à».

E perché?

«Perché dopo il risultato elettorale che c’è stato non è plausibile altro premier che Matteo Salvini. Non ci sono alternativ­e».

Ma Salvini è in grado di focalizzar­e attorno alla sua figura un consenso più ampio di quello che potrebbe riconoscer­gli la cerchia forza-leghista?

«Questo non lo so, vedremo. Ma dopo questo risultato non c’è davvero alternativ­a. Dev’essere lui oppure la Lega non sarà al governo. E quindi il centrodest­ra non sarà al governo. Il problema dunque non si pone».

Intanto due giorni fa, proprio quando lei, sul Foglio, apriva all’idea di un governo M5sLega, Salvini sul nostro giornale diceva: «Mai con i grillini». Sarà possibile un accordo o no?

«Io non ho detto che Lega e M5S debbano fare l’accordo. Ho detto che chi ha vinto le elezioni sono Cinque stelle e Lega e che quindi hanno il diritto e il dovere di governare e di risolvere i problemi. Dopodiché sappiamo che la politica è l’arte del possibile. Il M5S deve provare a governare, se ci riesce; altrimenti in seconda battuta, o in prima, dipende dai punti di vista, toccherà al centrodest­ra. Di certo sarà complicato trovare gli equilibri in parlamento».

A proposito di risultati: se in Italia la Lega ha vinto, in Veneto ha stravinto...

«Ed è merito proprio di Zaia...»

Che cosa significa questo risultato? E secondo lei potrà cambiare anche gli equilibri con il vostro principale alleato, Forza Italia?

«Questa è proprio la partita che si apre dopo la vittoria della Lega e la sconfitta di Forza Italia. Perché di questo si è trattato, rispetto almeno alle aspettativ­e. Una sconfitta. Per cui sì, credo che si possa aprire una partita interessan­te sul futuro di Forza Italia dopo quello che è successo».

Oggi c’è chi parla di partito unico. Le piace l’idea? E potrebbe partire, come laboratori­o, proprio dal Veneto dove ormai Forza Italia vale un terzo del Carroccio?

«A me non piace il partito unico. La ricchezza del centrodest­ra e la sua forza sono proprio quelle di riuscire a tenere insieme movimenti politici e idee diverse. Cosa che non è riuscita invece alla sinistra, che si è divisa. Anche tra veneti e lombardi, pur essendoci grandi affinità, ci sono anche grandi diversità. E io penso che siano una ricchezza. Venezia è Venezia, Milano è un’altra cosa. Ma la capacità di considerar­e queste diversità come ricchezza è la differenza tra partito unico e coalizione. E io sono per la coalizione».

Torniamo a Zaia: lei dunque esclude l’opzione premier. Ma che futuro vede per il governator­e del Veneto?

«Potrebbe fare qualunque cosa. Ha fatto bene il ministro, anzi benissimo, come l’amministra­tore locale. E altrettant­o bene sta facendo il governator­e. Insomma, ha ampiamente dimostrato di avere un profilo leghista ma di governo, cosa che non tutti hanno nel Carroccio. E quindi è una risorsa straordina­riamente importante. Per altro, a differenza mia è anche giovane e quindi ha un grande futuro davanti a sé. E se non adesso...».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy