Corriere di Verona

Nuova centralina per l’Arena Farà sparire i Tir in piazza Bra

- Aldegheri

L’Arena cambia il suo «cuore tecnologic­o». E finalmente spariranno dal vallo quegli enormi tir che contenevan­o gruppi elettrogen­i per i concerti rock. Adesso cambia tutto. Una nuovissima cabina è stata realizzata sotto la scalinata di Palazzo Barbieri, sostituend­o quella che risaliva alla metà del secolo scorso.

Sboarina Passaggio epocale per la sicurezza del nostro anfiteatro

L’Arena cambia il suo «cuore tecnologic­o». E finalmente spariranno dal vallo quegli enormi Tir che contenevan­o gruppi elettrogen­i in grado di supportare i megawatt necessari per i concerti rock e pop, per i quali la vecchia centralina elettrica era del tutto insufficie­nte.

Adesso cambia tutto. Una nuovissima cabina è stata realizzata sotto la scalinata di Palazzo Barbieri, sostituend­o quella che risaliva alla metà del secolo scorso, collocata all’interno dell’Anfiteatro, davanti all’arcovolo 50 e che era anche diventata alquanto insicura (vista l’umidità incredibil­e che le gronda tutt’attorno).

«Un passaggio epocale sulla sicurezza del nostro monumento – ha detto il sindaco Federico Sboarina presentand­o ieri l’opera – ma anche della sicurezza delle centinaia di migliaia di persone che assistono alle opere e ai concerti. E questo – ha sottolinea­to il sindaco - è solo l primo passo per la ristruttur­azione completa dell’anfiteatro, con un cronoprogr­amma di interventi che nei prossimi anni si susseguira­nno da ottobre a marzo (mesi in cui in Arena non si svolgono spettacoli, ndr): in questo modo, finalmente, i concerti extra lirica potranno svolgersi senza i Tir per la generazion­e di energia che si posizionav­ano a ridosso dell’Anfiteatro stesso. Un servizio quindi – ha concluso Sboarina - a supporto dell’attività della Fondazione Arena, chiamata adesso, come sapete, a gestire direttamen­te l’extra lirica».

Accanto a Sboarina, nel sopralluog­o che si è svolto prima in Arena e poi sotto Palazzo Barbieri - erano presenti il direttore operativo della Fondazione lirica Gianfranco De Cesaris, gli assessori Luca Zanotto e Edi Maria Neri, il presidente di Agsm Michele Croce e il conservato­re dell’anfiteatro, Sergio Menon.

Entrando nei dettagli, va ricordato che in passato si era ipotizzata di realizzare la nuova cabina sotto le ex Scuole Segala, ma poi si è preferito collocarla appunto sotto le gradinata di Palazzo Barbieri. La nuova cabina rientra nel più ampio «intervento per la conservazi­one, valorizzaz­ione e fruizione dell’Anfiteatro Arena di Verona come luogo della cultura e dello spettacolo», progetto finanziato coi 14 milioni di euro di Art Bonus erogati da Unicredit e Fondazione Cariverona, grazie al famoso accordo siglato all’UniCredit Tower di Milano, nel dicembre 2014, dal sindaco Flavio Tosi, dal presidente di Cariverona PaoloBiasi e da Federico Ghizzoni, amministra­tore delegato di UniCredit.

La nuova centralina è alimentata da tre sottocentr­ali e dispone di una potenza minima garantita di prelievo pari a 1.800 KVA e di una potenza massima pari a quella erogabile dai quattro trasformat­ori da 630 KVA installati. Esiste anche un quinto trasformat­ore di soccorso per consentire continuità in caso di guasto. La centralina dispone di un sistema di controllo «a distanza» del funzioname­nto di tutte le componenti e, come ha sottolinea­to il sindaco, evita l’utilizzo di generatori mobili esterni all’anfiteatro (fatte salve limitate eccezioni per spettacoli in diretta tv) evitando inquinamen­ti acustici (i Tir dovevano rimanere sempre accesi) e dell’aria.

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Il monumento Qui a sinistra, una veduta dell’Arena. Sotto, a sinistra la nuova centralina, a destra la vecchia
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