Corriere di Verona

Dai giudici altri due mesi per salvare Melegatti Zanetti: «Ottima notizia»

- Nottegar

Per salvare Melegatti c’è tempo fino al 7 maggio. Ieri è arrivata ufficialme­nte la notizia del via libera, da parte del tribunale di Verona, alla proroga di 60 giorni per presentare il piano di concordato. «Un’ottima notizia», dice il presidente di Hausbrandt Fabrizio Zanetti, in pista per rilevare la storica azienda veronese.

Per salvare Melegatti c’è tempo fino al 7 maggio. Ieri è arrivata ufficialme­nte la notizia del via libera, da parte del tribunale di Verona, alla proroga di 60 giorni per presentare il piano di concordato. La decisione era attesa con una certa trepidazio­ne sia da Melegatti che da Hausbrandt Trieste 1892, la società trevigiana guidata da Fabrizio Zanetti che ha dichiarato di voler salvare e acquisire lo storico marchio dolciario veronese. Di fatto una risposta negativa sarebbe stata difficilme­nte comprensib­ile dopo che il collegio di giudici, presieduto da Silvia Rizzuto, aveva confermato Melegatti all’interno del percorso concorsual­e appena una decina di giorni fa. In più, un diniego alla richiesta di proroga avrebbe portato Melegatti al fallimento: senza gli ulteriori 60 giorni, infatti, va considerat­o che la scadenza da rispettare era quella di mercoledì scorso. Ma entro il 7 marzo nessun piano complessiv­o di concordato era stato presentato ai giudici. La decisione del collegio, invece, porta ad almeno due risultati: che adesso i profession­isti di Melegatti e Hausbrandt hanno a disposizio­ne un tempo adeguato per architetta­re un piano di risanament­o. Ma indica anche che i giudici hanno valutato in maniera positiva l’interesse e l’impegno della società trevigiana nel salvataggi­o dell’impresa scaligera. Se non avessero considerat­o degno di consideraz­ione il progetto di Hausbrandt, molto probabilme­nte non avrebbero concesso proroghe di alcun tipo per facilitare il salvataggi­o di Melegatti.

Oggi ci si trova, quindi, a un nuovo punto di partenza nella vicenda Melegatti. In 60 giorni, ma Zanetti confida di riuscirci in meno tempo, manager, avvocati e commercial­isti delle aziende dovranno architetta­re un accordo da sottoporre ai creditori, farsi approvare e presentare ai giudici un piano che permetta di abbattere la zavorra di debiti di Melegatti (che si aggirano attorno ai 30 milioni di euro) e di far ripartire l’azienda. Che il momento sia delicato lo confermano le poche parole del presidente di Hausbrandt Fabrizio Zanetti: «Quella della proroga è un’ottima notizia perché significa che tutti i vari tasselli stanno cominciand­o ad andare al loro posto. Noi vogliamo fare bene e farlo velocement­e, altro adesso non posso dire».

Nelle settimane scorse Zanetti aveva confermato l’interesse ad acquisire Melegatti passando attraverso l’affitto del ramo d’azienda per poi subentrare ai vecchi soci con un aumento di capitale. Per completare l’operazione e per avviare il rilancio di Melegatti, Hausbrandt è pronta a mettere sul tavolo un investimen­to da 15 milioni di euro. L’obiettivo è quello di creare un polo veneto dell’alimentare di alta gamma, in cui caffè, pandori e dolci possano essere commercial­izzati sfruttando canali di vendita differenti e complement­ari. A tifare per il buon esito dell’operazione ci sono, ovviamente, i dipendenti Melegatti e le organizzaz­ioni sindacali. «La notizia che giunge dal tribunale – ha detto Daniela Mirandola, segretario Uila Verona – è positiva e speriamo porti effetti

Fabrizio Zanetti È un’ottima notizia perché significa che tutti i vari tasselli stanno cominciand­o ad andare al loro posto. Noi vogliamo fare bene e farlo velocement­e

concreti nel più breve tempo possibile. I lavoratori aspettano, ma vivere in cassa integrazio­ne non è facile». Tutti i dipendenti, infatti, sono in cassa integrazio­ne a zero ore da ormai un mese e non lavorano da metà dicembre, quando si concluse la campagna natalizia dei pandori. «Siamo tutti in attesa di vedere i segni tangibili della svolta – ha confermato Paola Salvi di Flai Cgil Verona – sappiamo che da parte di Hausbrandt c’è entusiasmo e un impegno serio a concludere l’operazione». Arrivare all’obiettivo, però, tutti sanno che non sarà così facile.

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Stretta di mano Fabrizio Zanetti saluta uno dei dipendenti Melegatti davanti lo stabilimen­to

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