Corriere di Verona

A Calalzo Fratelli d’Italia arriva al 35% Sindaco in festa al balcone

- (m.za.)

Quattrocen­to e trentun voti, più del doppio di quelli della Lega. Vero che Luca De Carlo giocava in casa, e per di più da sindaco, ma il 34,95% a Fratelli d’Italia fa pur sempre di Calalzo, nel Bellunese, se non il comune più meloniano del Nord Italia.

La foto simbolo del successo personale di De Carlo, 45 anni, campeggia sul suo profilo Facebook: lui al balcone del municipio di Calalzo mentre, l’altra sera, «arringa la folla» riunita nella piazza del paese per festeggiar­e l’imminente partenza verso Roma da deputato.

Sindaco da nove anni e già agli onori delle cronache per aver offerto asilo politico all’ex sindaco di Cortina Andrea Franceschi, De Carlo si riconosce il merito del successo strabilian­te nella piccola Calalzo: «Chiarament­e è un voto alla persona pur nella provincia, Belluno, che ha portato FdI al 6%, la più alta in Veneto».

Calalzo, da sempre un comune di destra, ha votato compatto per il suo sindaco che, sulla scenetta del balcone specifica: «Nessuna manifestaz­ione nostalgica, era solo il posto più comodo per ringraziar­e i miei concittadi­ni».

Iscritto a 16 anni al Fronte della Gioventù e poi fedele alle mutazioni del partito, da Msi ad An e poi Pdl e, senza alcun dubbio, FdI, De Carlo ricorda che l’exploit l’aveva già sfiorato alle Regionali del 2015 come secondo «uomo preferenza» dopo il pigliatutt­o vicentino Sergio Berlato. Ad accomunarl­i, oltre alla fede politica, anche quella per gli animali in un certo senso. Il sindaco-parlamenta­re, infatti, nel tempo libero alleva animali, per la precisione due vitelle, la capra Bianca e 49 galline di cui va particolar­mente fiero. Vero è che di tempo libero ne ha poco dopo aver rilevato, la scorsa estate, un’edicola in cui si vende un po’ di tutto. «Mi spiaceva chiudesse un negozio storico della piazza» spiega. Camionista, operaio, rappresent­ante, sindaco. E ora deputato.

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