Corriere di Verona

Solo la metà delle aziende pronta per accogliere la rivoluzion­e 4.0

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L’Industria 4.0? Alla fine solo un’azienda su due è pronta davvero ad accogliere la rivoluzion­e. È il dato della ricerca di Università di Padova, Considi, M31 e Cuoa presentata ieri alla Business school di Altavilla. Più che alle tecnologie adottate, che invecchian­o in fretta, la ricerca su 254 aziende dai docenti Roberto Filippini e Lara Agostini si è concentrat­a sui fattori che facilitano l’adozione del 4.0. «Che non si compera su uno scaffale. O capisci la rivoluzion­e che sta dietro o si prende qualcosa che si sottoutili­zza», dice Filippini.

Così i 4 fattori che accomunano la metà delle imprese che hanno iniziato ad adottare queste tecnologie o sono già avanti nell’averlo fatto sono l’operare già in ambiente lean, l’usare intensamen­te sistemi informativ­i, l’avere personale con competenze su innovazion­e e digitale e che sa lavorare in gruppo, e il fare networking, cioé l’essere aziende aperte a realtà esterne - università e centri di ricerca, consulenti, altre imprese innovative - che portano idee innovative.

«Il punto cruciale è questo - sostiene Ruggero Frezza, presidente dell’incubatore M31 di Padova -. Sono ottimista sul 4.0 dentro le aziende: si espanderà molto rapidament­e, in ballo c’è l’efficienza, la produttivi­tà la competitiv­ità delle imprese. Il problema si pone quando ci sono da mettere in discussion­e gerarchie e organizzaz­ioni. E soprattutt­o se le imprese avranno la capacità di formare unità strategich­e capaci di connetters­i con l’esterno, di trovare idee e collaboraz­ioni innovative».

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