Corriere di Verona

La caduta libera dopo quell’avvio a passo europeo

- Matteo Fontana

Il 22 ottobre scorso un gol di Sergio Pellissier consegnò al Chievo la vittoria in un derby vibrante. Fu un 3-2 in cui al Verona non mancarono i rammarichi, al termine di una partita giocata con tenacia dalla squadra di Fabio Pecchia, ridotta in dieci uomini per più di un tempo per l’espulsione sciagurata di Bruno Zuculini. Il Chievo si portò a 15 punti, l’Hellas rimase a 6. Ce n’erano nove, quindi, a marcare la distanza tra chi veleggiava in piena tranquilli­tà verso una salvezza che pareva, al solito, da conquistar­e virtualmen­te già all’andata, e chi, al contrario, era incastrato tra le onde infuocate della zona calda della classifica.

Un girone dopo, il Verona, sconfiggen­do il Chievo per 1-0 con il tocco da centravant­i puro di Antonio Caracciolo, si è portato a meno 3 dalla formazione di Rolando Maran. In questo momento, entrambe le squadre sono nel pieno della lotta per la salvezza. L’Hellas ha «mangiato» al Chievo sei punti nelle ultime due partite e ha rimesso in equilibrio gli scontri diretti. In diciotto giornate (tenendo conto del turno che va recuperato, in seguito al rinvio per la scomparsa di Davide Astori), il Verona ha totalizzat­o 16 punti, il Chievo 10. Soprattutt­o, però, fa specie un altro dato: alla tredicesim­a, l’Hellas era sempre fermo a quota 6, perché dopo il derby aveva perso anche con Atalanta, Inter, Cagliari e Bologna. Il Chievo era, invece, a 17: più 11, una voragine.

I numeri sono eloquenti su ascese e cadute degli uni e degli altri. Sempre 16 i punti raccolti dal Verona nelle successive quattordic­i partite, solamente otto per il Chievo, che in questo periodo ha vinto appena due gare: con la Spal e col Cagliari. L’Hellas si è imposto con il Sassuolo e la Fiorentina in trasferta e ha ritrovato la confidenza smarrita con il Bentegodi, superando, oltre al Chievo, anche il Torino.

L’inseguimen­to alla salvezza del Verona prosegue, i prossimi turni, con Atalanta e Inter, prima del recupero di Benevento e della partita in casa col Cagliari, chiarirann­o l’entità delle chance di permanenza in Serie A dell’Hellas. Allo stesso modo, si capirà fino a che punto il Chievo sia in crisi e se saprà risollevar­si in tempi brevi, onde evitare di scivolare ancora, negli impegni con Milan, Sampdoria, Sassuolo e Napoli. Di certo, al di là della situazione di entrambi, c’è che l’area delle pericolant­i si è allargata.

Con il Benevento che ormai ha speranze minime, ma che comunque non mollerà, nel giro di quattro punti, da quota 22 a 26, ci sono sei squadre. Dal Verona, che resta penultimo, al Cagliari, con in mezzo, a 24, il trio composto dal Crotone, dal Sassuolo e dalla Spal, che ha tuttavia giocato una partita in più, e con il Chievo a 25. C’è grande traffico, ed è una svolta sorprenden­te, se si pensa che fino a due giornate fa in molti reputavano che il discorso fosse poco meno che chiuso.

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