Per il Vinitaly tornano disponibili tremila posti auto
Sono quelli dei quattro park dell’inchiesta
Per la prossima edizione del Vinitaly torneranno disponibili i tremila posti-auto dei quattro parcheggi che erano «bloccati» dallo scorso gennaio per un’indagine della magistratura. Intesa raggiunta dopo una trattativa condotta da Comune e Veronafiere, con un dialogo serrato e discreto con la procura della Repubblica.
Per la prossima edizione del Vinitaly torneranno disponibili i tremila posti-auto dei quattro parcheggi che erano «bloccati» dallo scorso gennaio per un’indagine della magistratura.
Un’intesa in materia è stata raggiunta dopo una trattativa condotta da Palazzo Barbieri e da Veronafiere, con un dialogo serrato quanto discreto con la procura della Repubblica. A dare notizia dell’accordo è stato ieri il sindaco Federico Sboarina, che si è riservato di rivelane i dettagli la settimana prossima, assieme ai vertici di VeronaFiere, attualmente impegnati in una trasferta all’estero.
I quattro parcheggi sono quelli dell’ex Scalo merci (il più grande), quello (diviso in due) dell’area ex Prusst all’interno dell’ex Mercato Ortofrutticolo e quelli dell’ex Autogerma (oggi di Cattolica Assicurazioni) e del centro commerciale Adigeo. «Assieme ai vertici di Veronafiere – ha spiegato Sboarina - abbiamo trovato una soluzione percorribile per utilizzare i quattro parcheggi in occasione del prossimo Vinitaly». Il sindaco non ha voluto dire di più, per correttezza nei confronti del presidente e del direttore di VeronaFiere, assieme ai quali terrà una conferenza stampa quando torneranno in Italia. La vicenda era nata dopo un esposto di Michele Bertucco alla procura della Repubblica, che denunciava la presunta irregolarità con cui, ormai da anni, le quattro aree interessate venivano «trasformate» quasi automaticamente in altrettanti parcheggi ad ogni manifestazione fieristica, senza tener conto che per «creare» un parcheggio che abbia più di 500 posti sarebbe necessaria un’apposita Valutazione dell’Impatto Ambientale.
La Magistratura aveva aperto un’inchiesta, condotta dal pm Francesco Rombaldoni. Aspettando che l’indagine si concluda, si è posto però subito il problema di… dove mettere le migliaia di automobili in arrivo: un guaio che s’era evidenziato immediatamente, nello stesso mese di gennaio, con il Motor Bike Expo e con Fieragricola, ma che rischiava di diventare insostenibile nelle giornate del Vinitaly, dal 15 al 18 aprile. Come detto, i termini dell’intesa saranno illustrati tra qualche giorno, ma le parole usate dal sindaco («utilizzare i quattro parcheggi in occasione del prossimo Vinitaly») fa pensare a un’ipotesi di «permesso temporaneo». Ma ne sapremo di più, appunto, la settimana prossima. Allargando il discorso all’intera zona, il sindaco ha intanto ribadito che «la situazione di Verona Sud è un problema atavico, che sconta errori di anni, fra cui i diversi attrattori di traffico che sono stati realizzati. Da quando mi sono insediato, ha aggiunto il primo cittadino - stiamo andando avanti in contemporanea su tanti fronti, finora dimenticati: la variante alla Statale 12, l’ex Scalo merci per trasformarlo in un grande parco urbano, lo stop ad altre strutture di vendita medie e grandi, l’individuazione di aree per piantare nuovi alberi, il monitoraggio dell’aria insieme con Legambiente grazie a un progetto europeo. Direi che siamo molto concentrati su Verona Sud, - ha concluso Sboarina, – ed evitare l’intasamento dei quartieri durante una delle più importanti manifestazioni veronesi, è stata la priorità che abbiamo avuto da dicembre scorso e per la quale, lavorando intensamente, come è nostro costume, abbiamo individuato la modalità per una soluzione operativa».