Corriere di Verona

Autisti Atv picchiati da 4 bulli Spunta un testimone chiave

Filmati al setaccio, vigilantes armati a bordo

- Laura Tedesco

Autisti Atv aggrediti da 4 bulli lungo la linea 144 per Legnago: spunta un teste chiave e il cerchio pare davvero stringersi attorno ai responsabi­li. Tutti giovanissi­mi. Due casi in meno di un mese: al primo, la sera del 13 febbraio, ne è seguito un secondo, nel tardo pomeriggio di lunedì 5 marzo. E dietro, è la convinzion­e di carabinier­i e procura, ci sarebbe sempre la stessa mano. O meglio, le mani di 4 «portoghesi»: ragazzini stranieri, due nordafrica­ni e altrettant­i dall’Est Europa.

Il dg Stefano Zaninelli Per offrire più sicurezza, sulla 144 hanno preso servizio guardie giurate per l’intera giornata

Autisti Atv aggrediti da 4 bulli lungo la linea 144 per Legnago: spunta un testimone chiave e adesso, di ora in ora, il cerchio pare davvero stringersi attorno ai responsabi­li. Tutti giovanissi­mi.

Due casi in meno di un mese: al primo, la sera del 13 febbraio scorso, ne è seguito un secondo, altrettant­o grave, nel tardo pomeriggio di lunedì 5 marzo. E dietro, è la convinzion­e di carabinier­i e procura, ci sarebbe sempre la stessa mano. O meglio, le mani di 4 «portoghesi»: ragazzini stranieri, due nordafrica­ni e altrettant­i dall’Est Europa.

Quel che è certo è che investigat­ori e inquirenti stanno lavorando in grande riserbo per individuar­li e risolvere al più presto una vicenda che ha suscitato timori e allarme sia tra i passeggeri che, in primis, tra i diretti interessat­i, quei conducenti che tutti i giorni e ogni sera si mettono alla guida di bus e pullman. È toccato a due di loro, di recente, ritrovarsi bersagliat­i da sputi, calci, pugni e schiaffi,mentre stavano portando a termine il turno di servizio al volante dei mezzi Atv lungo la 144. Una linea «trafficata», utilizzata con frequenza dai viaggiator­i diretti a Legnago. L’hanno ribattezza­ta la «tratta del pericolo» e, come se non bastasse,ai due casi registrati tra il 13 febbraio e il 5 marzo, se n’è aggiunto un terzo giovedì scorso: come nei precedenti, il «movente» degli aggressori (anche in questa circostanz­a di giovane età, probabilme­nte marocchini), era l’essere stati «beccati» a viaggiare senza ticket. Anche stavolta, ad avere la peggio si è ritrovato il conducente, preso a sputi: dalle indagini filtra comunque la notizia che si tratterebb­e di un episodio assestante e non collegato con i precedenti due. Di questi, è invece sospettata la stessa baby banda, su cui si stanno cercando ulteriori elementi dai filmati della videosorve­glianza installata a bordo (che Atv ha consegnato ai carabinier­i) e dalle testimonia­nze raccolte. Tra queste, spicca in particolar­e quella di un conoscente della gang: il suo racconto è stato acquisito dall’Arma ma sul contenuto viene mantenuto il più stretto riserbo per non compromett­ere l’indagine.

Nel frattempo l’azienda non resta a guardare e, in risposta alle richieste di «maggiore tutela» lanciate da sindacati e personale, il dg Stefano Zaninelli annuncia che «sulla 144 sono entrati in azione vigilantes armati, sia nel turno della mattina che in quello pomeridian­o fino al termine del servizio». E mentre ieri dalle 13.30 in stazione i carabinier­i con i cani antidroga hanno passato al setaccio per ore sia le pensiline che l’interno dei pullman, ieri si è registrato una ulteriore presa di posizione da parte della sigla Ugl per voce del segretario Stefano Alfio Pennisi che ha scritto a prefetto, sindaco Sboarina e Atv sollecitan­do«un incontro congiunto con l’obiettivo di pianificar­e e concordare le misure necessarie affinché sia ripristina­ta la sicurezza dei passeggeri e soprattutt­o l’incolumità dei dipendenti. Da parte nostra sappiate che accetterem­o e condivider­emo l’appoggio di tutti coloro che vorranno prendere seriamente a cuore il nostro problema».

 ??  ?? «Maggiori tutele» Sono quelle chieste da sindacati e conducenti Atv dopo la doppia aggression­e sulla linea 144
«Maggiori tutele» Sono quelle chieste da sindacati e conducenti Atv dopo la doppia aggression­e sulla linea 144

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