Ex Magazzini, indaga la procura
Nuovo fronte dopo grandi opere e mega park. Al vaglio i mancati e/o inadeguati corrispettivi al Comune
Accertamenti sul restyling dell’area: nel mirino i cambi di destinazione da pubblico a privato
Dopo grandi opere e mega parcheggi in zona Fiera, in procura si apre un nuovo fronte investigativo sugli ex Magazzini Generali. Stavolta la magistratura scaligera intende vederci chiaro sulla radicale opera di restyling di cui è stata teatro in questi ultimi anni l’area degli Ex Magazzini Generali: in particolare, al vaglio risultano i vari cambi di destinazione d’uso da pubblico a privato.
Dopo grandi opere e mega parcheggi in zona Fiera, in procura si apre un nuovo fronte investigativo sugli ex Magazzini Generali. Il lavoro degli inquirenti si profila ancora in uno stato embrionale e da parte della polizia giudiziaria sono state chieste informazioni a persone informate sulla vicenda. Stavolta la magistratura scaligera intende vederci chiaro sulla radicale opera di restyling di cui è stata teatro in questi ultimi anni l’area degli Ex Magazzini Generali: in particolare, al vaglio risultano i vari cambi di destinazione d’uso da pubblico a privato che - stando all’ipotesi accusatoria che spetterà all’inchiesta accertare o meno sarebbero stati via via, comparto dopo comparto, concessi a Fondazione Cariverona senza un corrispettivo - o comunque adeguato - aumento di valore a favore del Comune.
A Verona Sud, l’originario progetto di riqualificazione prevedeva un maxi Polo culturale, con tanto di centro congressi e auditorium. Si trattava di una destinazione nettamente pubblica, in base a cui erano stati a suo tempo conteggiati i relativi oneri di urbanizzazione. Di quell’iniziale prospettiva progettuale, tuttavia, è rimasto quasi nulla.
A fine 2016 a prendere nuova sede agli ex Magazzini Generali, è stata Unicredit il cui polo creditizio è entrato in funzione tra Borgo Roma e la Zai lasciando gli storici palazzi localizzati in centro storico tra le vie Garibaldi, Emilei, San Mamaso.
Un insediamento, quello del colosso bancario, che ha fatto seguito a quelli della sede dell’Ordine degli Ingegneri, nel cui stabile c’è anche l’Archivio di Stato, adiacente peraltro al museo con le scenografie di Dario Fo. Altro importante cambio di destinazione da pubblico a privato quello all’ex Ghiacciaia degli ex Magazzini per l’arrivo di Eataly, il centro di vendita e ristorante con prodotti enogastronomici tipici del «made in Italy»: lavori ora in partenza per una ristrutturazione «firmata» dall’architetto Mario Botta e un importo di circa 20 milioni. Da ultimo, recentissimo, a novembre 2017 il parziale cambio di destinazione d’uso da direzionale pubblico a direzionale privato su quattro grandi fabbricati, per un totale di 13.092 metri quadri. Una variazione difesa dall’assessore Ilaria Segala («il polo culturale era già stato cancellato») ma contestata in consiglio comunale da Pd (Carla Padovani), Verona Civica (Tommaso Ferrari) e Michele Bertucco (Sinistra e Verona in Comune) che ha parlato di «clamoroso fallimento della riqualificazione dei Magazzini Generali». E ora indaga la procura.