Corriere di Verona

Pd e Bertucco sono critici «Maggioranz­a con poche idee»

- L.A.

Bilancio 2018, il giorno dopo. I consiglier­i del Pd affermano in una nota che «la discussion­e ha visto la maggioranz­a impegnata a frenare le proposte migliorati­ve delle opposizion­i utilizzand­o di più la forza dell’inerzia che quella della progettual­ità e della controprop­osta. Ci si affanna a far passare tutte queste incertezze per prudenza e ponderatez­za – aggiunge il Pd - ma l’immagine che l’amministra­zione Sboarina continua a dare di se stessa ad ormai 9 mesi dal voto è di un gruppo poco coeso e con poche idee». I consiglier­i affermano peraltro di essere «riusciti ad aprire brecce importanti nel campo dei diritti, della cultura, dell’istruzione e della solidariet­à, ottenendo ad esempio l’aumento dei fondi per il Garante dei detenuti (Carla Padovani), stanziamen­ti per il progetto genitorial­ità maschile e per l’apertura della biblioteca civica nei weekend (Elisa La Paglia); per il progetto musica nelle scuole e nuovi fondi per le scuole paritarie (Stefani Vallani)». Secondo Michele Bertucco (Sinistra e Verona in Comune) «dal bilancio emerge il profilo di una giunta che non crede nel cambiament­o che aveva promesso in campagna elettorale: il dispositiv­o infatti non presenta grandi discontinu­ità col passato a parte la felice eccezione dell’Arsenale e, al termine di una condivisio­ne con la consiglier­a di maggioranz­a Bressan, anche sulla Fondazione Arena, in favore della quale è stato accolta la mia proposta di raddoppiar­e da 300 a 600 mila il contributo comunale 2018».

Oltre a questo, Bertucco confida nel fatto «che le modifiche apportate al documento unico di programmaz­ione sui temi dell’urbanistic­a funzionino da stimolo per un’amministra­zione troppo adagiata sul passato, visto che il piano delle opere è ancora infarcito di opere che non si realizzera­nno mai (dal traforo al centro commercial­e alla Cercola) buone solo a gonfiare artificios­amente il bilancio».

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