«Arena, ok il raddoppio del contributo. Ma non basta»
I sindacati: «La notizia è positiva, ma Verona è uno dei Comuni che fa meno per il suo teatro»
«Bene il contributo, ma l’impegno non può esaurirsi qui». Le organizzazioni sindacali di Fondazione Arena valutano positivamente l’impegno assunto da Palazzo Barbieri nei confronti del teatro, ma rimangono in attesa di altre iniziative di rilancio. Il consiglio comunale, infatti, ha stabilito che, per l’anno in corso, il contributo dell’amministrazione nei confronti della Fondazione lirica sia raddoppiato: si passa dai 300 mila euro stanziati dalla passata amministrazione, ai 600 mila messi a bilancio quest’anno. «La notizia è bella – analizza Ivano Zampolli, segretario provinciale Uil Comunicazione – perché lancia un segnale positivo e dà un segno di attenzione nei confronti della fondazione. L’amministrazione si impegna in uno sforzo economico maggiore, ma non ancora sufficiente rispetto all’importanza che l’Arena riveste nella nostra città». Di fatto, ricordano le organizzazioni sindacali, il sostegno economico che Verona garantiva alla sua fondazione lirica era tra i più bassi a livello nazionale: averlo raddoppiato non significa ancora garantirle un riconoscimento adeguato al proprio ruolo. Va ricordato, però, che dal punto di vista economico, saranno trasferiti a Fondazione Arena anche i proventi degli spettacoli extra lirica che si terranno nell’anfiteatro romano, cosa che prima non avveniva.Paolo Seghi, segretario provinciale di Slc Cgil, riassume così il pensiero dei lavoratori areniani: «Ciò che l’amministrazione stanzia è ancora insufficiente perché non comparabile con quanto fanno altre città sede di fondazioni lirico – sinfoniche a favore dei propri teatri. Ricordo che, rispetto all’Arena, sono teatri che hanno minore appeal, minore capienza e di sicuro generano minore indotto. Quindi, altri sforzi sono necessari: direi un impegno forte per il teatro in termini di razionalizzazione, rilancio e qualità».