Il Comune a Rfi: «La Tav priorità, ma con il Central park»
Il sindaco e l’assessore Zanotto a Rfi: «Alta velocità solo con intesa sull’area verde»
«I supertreni dell Tav sono una priorità, ma per noi lo è anche il grande Parco Urbano all’ex scalo merci: e le due cose devono andare avanti velocemente ma di pari passo». Questo il messaggio lanciato ieri dal sindaco Federico Sboarina e dall’assessore alla Mobilità, Luca Zanotto ai vertici di tutte le società di Rfi coinvolte.
«I supertreni dell Tav sono una priorità, ma per noi lo è anche il grande Parco Urbano all’ex scalo merci: e le due cose devono andare avanti velocemente ma di pari passo». Questo il messaggio lanciato ieri dal sindaco Federico Sboarina e dall’assessore comunale alla Mobilità, Luca Zanotto ai vertici di tutte le società di Rfi coinvolte in questa importante vicenda, capitanate dal responsabile nazionale del settore Investimenti di Rfi. I progetti in atto per la Tav, nella nostra città, sono tre: l’ingresso da nord (Brennero), quello da ovest (Brescia) e quello da est (Vicenza), coi primi due già praticamente pronti.
«Fino a oggi – ha spiegato il sindaco – ognuno dei tre ingressi veniva seguito in maniera autonoma: adesso – ha aggiunto Sboarina, si cambia metodo, avremo una visione d’insieme di tutto quello che c’è da fare, e in questa visione saranno comprese sia le compensazioni economiche per la nostra città (Rfi dovrà versare o realizzare lavori richiesti dal Comune per una cifra pari al 2 per cento del valore dell’opera che si va a realizzare) ma anche per tutti gli investimenti previsti, dal rinnovo della stazione di Porta Nuova a tutto il resto».
Senza mezzi termini, Sboarina ha sottolineato che «va da sé che per noi l’interesse maggiore è quello per la realizzazione del grande Parco Urbano (il Central Park) nella grandissima area dell’ex scalo merci, che si estende da Porta Nuova a Santa Lucia. Ragion per cui è giusto procedere velocemente coi progetti Tav, ma altrettanto velocemente devono…correre gli accordi per realizzare il Parco». E qual è stata la risposta dei vertici delle società ferroviarie? «Si erano riuniti per discuterne tra loro, prima del nostro incontro, e poi ci hanno detto unanimemente che sono d’accordo. Anche perché – ha aggiunto il sindaco – è anche nel loro interesse: quando arriveranno i nuovi treni a porta Nuova, ci sarà un collegamento diretto alle fiere, con un comodo camminamento attraverso il nuovo parco. Meno gente sarà quindi costretta ad arrivare in automobile, e questo sarà un bene per il traffico
Il primo cittadino «Quando arriveranno i nuovi treni a Porta Nuova, ci sarà un collegamento diretto alle fiere»
a Verona, ma anche per le Ferrovie, se più persone verranno in treno».Quanto alla situazione specifica della tratta in arrivo da Brescia, l’assessore Zanotto ha spiegato che «il progetto è in fase avanzatissima, le Ferrovie si sono già accordate con gli altri comuni della nostra provincia e adesso lo dovranno fare con noi»
Ad alta velocità, chiede palazzo Barbieri. E con una grande contropartita.Del grande Parco sull’area dell’ex Scalo Merci si parla ormai da 15 anni. L’amministrazione di centrosinistra guidata da Paolo Zanotto, nel 2003 aveva raggiunto un’intesa con le Ferrovie dello Stato per dividere quell’area a metà: una parte sarebbe diventata area verde, l’altra parte sarebbe stata valorizzata (resa edificabile) per compensare il «regalo». Le due giunte guidate da Flavio Tosi avevano proseguito su questa strada. Ma la giunta Sboarina chiede invece di ricevere tutto quel mezzo milione di metri quadri di terreno, in cambio del passaggio dei «supertreni» in città.