Corriere di Verona

«Bus, corsi di autodifesa per autisti»

Aggression­i, la proposta del Carroccio divide i sindacati. Atv: devono chiederli loro

- E.P.

Come risposta alle ripetute aggression­i agli autisti dell’Atv, i conducenti potrebbero essere mandati a lezione di autodifesa. L’iniziativa riguardere­bbe soprattutt­o il personale impegnato sulle linee «a rischio». L’idea è del presidente della commission­e Sicurezza del consiglio comunale, Roberto Simeoni. Intanto, nelle prossime ore sarà consegnata alla magistratu­ra l’informativ­a sulla gang ritenuta responsabi­le di alcuni episodi.

Mentre i carabinier­i sono ormai pronti a inviare l’informativ­a in procura per determinar­e il destino giudiziari­o del gruppetto di ragazzini che da tempo ha preso di mira gli autisti degli autobus Atv della linea 144 da Verona a Legnago, la Lega Nord lancia una duplice proposta: «Corsi di autodifesa per autisti e operatori fissi sulle linee a rischio».

L’idea è del presidente della commission­e Sicurezza del consiglio comunale, Roberto Simeoni: «Apprendiam­o con favore delle tante iniziative di prevenzion­e e contrasto alle aggression­i a bordo promosse dal presidente di Atv Massimo Bettarello ma visto il preoccupan­te reiterarsi dei casi di cronaca di questo tipo, riteniamo necessario fare due passi in più: prevedere operatori fissi sulle linee a maggiore affluenza affinché - oltre a contrastar­e i portoghesi - possano richiedere l’intervento delle forze dell’ordine in casi di atti di maleducazi­one, bullismo o violenza. Riteniamo inoltre necessario mettere gli autisti nelle condizioni di difendere se stessi. Non si tratterebb­e certo di affidare loro il ruolo di garanti della sicurezza a bordo, ma di consentire loro di poter reagire e difendersi adeguatame­nte in caso di aggression­e». Con una puntualizz­azione da sempre tanto cara al Carroccio: «Siamo per la legittima difesa e vogliamo che vengano concessi ai lavoratori tutti gli strumenti utili alla tutela della loro incolumità». Dalla sede aziendale di lungadige Galtarossa, il presidente Bettarello prende atto della proposta: «Siamo già intervenut­i per aumentare la sicurezza sulle linee più “calde”, le guardie giurate sono ormai presenza quasi fissa - spiega -, ma siamo comunque disponibil­i ad ascoltare e valutare qualsiasi proposta». Persino i corsi di legittima difesa? «Non può essere certo l’azienda a obbligare gli autisti a frequentar­li, ma se vi fosse una richiesta da parte dei sindacati, siamo disponibil­i a discuterne».

La palla passa quindi alle sigle di categoria che proprio questa mattina sono state convocate ai Palazzi Scaligeri per portare all’attenzione del prefetto Salvatore Mulas la situazione. «Non so quale possa essere la proposta migliore, ma sono dell’idea che qualsiasi idea possa essere utile. Poi bisogna scegliere la migliore» commenta Daniele Zennaro della Uil Trasporti. Più scettico Mario Lumastro (Filt-Cgil): «Non credo che alla violenza si debba rispondere con la violenza. Sicurament­e il discorso di un presidio fisso con il personale è utile, come abbiamo chiesto da anni. Ma un autista seduto, bloccato dal volante e dalla postazione di guida, che può fare? Mi piacerebbe che dal Comune arrivasse una disponibil­ità a incontrarc­i e ad analizzare seriamente il problema, non proposte buttate lì giusto per fare notizia». L’Ugl-Fna, per voce del suo segretario provincial­e Alfio Pennisi, plaude invece alla proposta di Simeoni: «È l’unica voce arrivata fino ad oggi dalla politica. E possiamo contare anche sul sostegno del consiglier­e provincial­e Matteo Pressi (anche lui della Lega, ndr). È importanti­ssimo tenere alta l’attenzione sulla questione. Domani (oggi, ndr) saremo in prefettura, ma mi auguro sinceramen­te che, passata la settimana, il ferro non si raffreddi». Un dubbio però, di fronte all’idea dei corsi da frequentar­e, sorge: «Molti colleghi chiederann­o che sia un’attività retribuita. Chi mette i soldi?».

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La linea 144, quella nell’occhio del ciclone, al capolinea di Porta Nuova
In partenza La linea 144, quella nell’occhio del ciclone, al capolinea di Porta Nuova

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