Il commissario alla sicurezza è di CasaPound
Seconda circoscrizione, la prima volta di un militante di ultradestra nelle istituzioni
CasaPound entra per la prima volta nelle istituzioni veronesi. E lo fa con Israel Vinco, militante del gruppo di ultradestra guidato da Roberto Bussinello, nominato della commissione Sicurezza della Seconda Circoscrizione (Borgo Trento, Parona, Avesa e Quinzano).
Vinco è stato indicato quale membro della commissione dal consigliere Paolo Padovani, eletto nel giugno scorso per Fratelli d’Italia, poi candidato anche alla presidenza e in seguito uscito dal partito di Ciro Maschio: oggi è nel gruppo misto ma le voci lo danno in avvicinamento proprio a CasaPound.
Nelle Circoscrizioni possono essere nominati nelle commissioni di lavoro anche cittadini non eletti, e questo è appunto il caso di Vinco. Dalla Romania, dove si trova per lavoro, il neo-commissario spiega che la sua prima intenzione è quella di «difendere i diritti degli italiani a tutti i livelli, e migliorare la sicurezza anche nei nostri quartieri». Un accordo col centrodestra che guida la città? «No – risponde lui – nessuna intesa, solo l’indicazione di un consigliere che mi ha ritenuto in grado di svolgere questo ruolo». Sui social c’è chi scrive di «un fascista che entra nelle istituzioni democratiche». Lui, tranquillo, risponde che «mi piacerebbe che chi dice queste cose venisse a casa mia a fare quattro chiacchiere sulla politica, così capirebbe che lo può fare in tutta tranquillità».
Il leader di CasaPound, Roberto Bussinello (avvocato, noto anche per tenere un bronzeo busto di Mussolini dietro la scrivania dello studio, da decenni uno dei volti più noti dell’estrema destra scaligera) sottolinea che «a Verona il risultato elettorale è stato ottimo, con picchi di voti oltre il 2 ed il 3% e la nomina del nostro militante conferma la crescita di CasaPound a Verona città in cui siamo sempre più presenti sul territorio, e, da oggi, anche nelle Istituzioni».
Tornando a Vinco, il neocommissario alla Sicurezza è laureato in ingegneria ambientale ed è anche un pugile dilettante un pugile dilettante. E forse fidando in questa sua passione per la nobile arte, in campagna elettorale aveva detto scherzosamente di essere sicuro di una cosa: che sui nomi dei suoi compagni (cioè no, scusate, camerati) di lista poteva «metter la mano sul fuoco per onestà e correttezza e anche in caso si dovessero comportare male, aggiungeva - non vi preoccupate che ci penserò io in prima persona anche fisicamente a ripristinare il giusto delle cose...».