Corriere di Verona

Fondazione Arena Cattolica s’impegna e diventerà socia

Via libera dal consiglio della compagnia Si parla di un contributo intorno al milione

- Spadaccino

Cattolica entra in Fondazione Arena. La conferma nella tarda serata di ieri, al termine del cda fiume che ha contrasseg­nato la giornata della compagnia assicurati­va, impegnata con l’approvazio­ne del bilancio 2017. Non è ancora ufficiale il tipo di impegno in Fondazione Arena, anche se secondo alcune indiscrezi­oni Cattolica sborserà una cifra vicina al milione di euro, che le consentirà di assumere lo status di socio. Prossimame­nte, di conseguenz­a, il sindaco Sboarina dovrà allargare il Consiglio di Indirizzo.

Cattolica entra in Fondazione Arena. La notizia ha cominciato a circolare nella mattinata di ieri, quando il sindaco, Federico Sboarina, parlando con alcuni giornalist­i, ha lasciato intendere che a breve ci sarebbero state novità circa l’ingresso di nuovi privati in Fondazione Arena. Giornata convulsa, alla ricerca di indizi e di identikit del possibile nuovo socio. Alla fine tutto confluiva in direzione di Cattolica assicurazi­oni, divenuta ormai la nuova cassaforte della città dopo il riposizion­amento e il cambio di strategia di Fondazione Cariverona. Ma la conferma che si trattasse proprio di Cattolica è arrivata solo nella tarda serata di ieri, al termine del cda fiume che ha contrasseg­nato la giornata della compagnia assicurati­va, impegnata con l’approvazio­ne dei risultati di bilancio al 31 dicembre 2017, la cui presentazi­one avverrà questa mattina.

Non è stato ancora ufficializ­zato quale la consistenz­a dell’impegno in Fondazione Arena, ma tutto lascia presupporr­e che Cattolica sborsi una cifra vicina al milione di euro (una parte che le consente di diventare socio, un’altra calcolata sul 5% del Fus) e che prossimame­nte il sindaco, Federico Sboarina, nelle sue vesti di presidente della Fondazione lirica, dovrà allargare il Consiglio di Indirizzo per far entrare il rappresent­ante della società assicurati­va (con buone possibilit­à di inserire anche un altro rappresent­ante istituzion­ale per arrivare a quota sette).

Per Fondazione Arena, l’adesione di un colosso finanziari­o come Cattolica - al di là dell’impegno economico - è sicurament­e una carta importante da giocare in prospettiv­a. In primis perché testimonia che l’Arena torna a essere nel «cuore» delle forze economiche cittadine. E in secondo luogo perché il sì della compagnia assicurati­va è sicurament­e arrivato dopo un’attenta valutazion­e, e conseguent­e condivisio­ne, del progetto di rilancio dell’ex ente lirico predispost­o dal sindaco in sintonia con il nuovo management.

Dopo il patto stretto con gli industrial­i, che aveva portato in un primo momento il presidente di Confindust­ria Michele Bauli a entrare nel Consiglio di Indirizzo (si è dimesso dopo nemmeno un mese per nuovi incarichi apicali nell’azienda di famiglia ed è stato sostituito da «Lady Amarone», al secolo Marilisa Allegrini), e il «recupero» della Camera di Commercio, con Giuseppe Riello passato da voce critica (delle passate gestioni) a vicepresid­ente motivato dell’attuale Cdi, ecco dunque un altro «acquisto» di peso del sindaco Sboarina che porta nuova linfa all’interno dell’Arena. A meno di altre sorprese, le carte adesso paiono essere tutte in tavola, anche in consideraz­ione del nuovo piano per l’utilizzo extra lirica dell’Arena predispost­o dal Comune (vedi articolo sotto). Si può partire con il Festival estivo. E, soprattutt­o, si deve partire con il vero e proprio rilancio della Fondazione Arena.

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In anfiteatro Una scena della Carmen, l’opera con cui si aprirà a giugno il prossimo festival lirico

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