Le mosse per fermare le aggressioni agli autisti Atv
Incontro in prefettura tra sindacati e azienda. Ma il dg: «Fenomeno non così allarmante»
Incontri periodici per analizzare la situazione, «mappare» le zone più a rischio e studiare l’intervento più appropriato. Questo il risultato dell’incontro tra sindacati e azienda, svoltosi ieri mattina in prefettura, dopo i ripetuti allarmi dovuti ad aggressioni subite dagli autisti di Atv sulle linee extraurbane che dalla città arrivano fino alla Bassa.
Un vertice presieduto dal prefetto vicario Angelo Sidoti, che ha messo faccia a faccia i rappresentanti degli autisti e il direttore generale dell’azienda, Stefano Zaninelli. Tutte le parti sono state d’accordo su un punto fondamentale, riassunto dal vicario: «Per poter prendere decisioni, si deve partire dall’analisi dei dati». E i dati, necessariamente, devono arrivare dalle segnalazioni degli autisti. «Molti infatti, non denunciano nemmeno più quel che accade», hanno ammesso le sigle convocate (Cgil, Cisl, Uil, Faisa Cisal, Sul-Ct, Ugl). Per questo motivo, i sindacati si faranno portavoce di tutto quel che viene quotidianamente registrato dai colleghi e, ogni tre mesi, si incontreranno di nuovo in prefettura per fare il punto. «Il fenomeno non è così allarmante, ma va tenuto sotto controllo - ha detto all’uscita il dg Zaninelli -, abbiamo implementato il personale impegnato in servizi di verifica e controllo e presto contiamo di dotare anche tutte le linee extraurbane di telecamere». Ma, con il coordinamento della prefettura, sarà possibile contare anche su un eventuale coinvolgimento delle forze dell’ordine. Magari con presidi fissi alle fermate delle linee più «calde» come avvenuto nell’ultimo periodo sulla tratta del 144, la Verona-Legnago.
Le indagini dei carabinieri sono ormai vicine a una svolta e nei prossimi giorni i responsabili dell’aggressione che ha fatto finire in ospedale un autista con il naso fratturato potrebbero essere denunciati a piede libero. Ma i sindacati sono consapevoli del fatto che il problema potrebbe ripresentarsi in qualsiasi momento. «Purtroppo c’è sempre chi pretende di viaggiare senza biglietto analizzano-. L’aumento del personale addetto alle verifiche sulle linee, sicuramente aiuta l’autista. Ma, potenzialmente, i problemi possono sorgere su qualsiasi tratta: dipende molto dagli orari e dalla stagione». E già si pensa, ad esempio, alla zona del Garda nei mesi estivi.