Corriere di Verona

Le mosse per fermare le aggression­i agli autisti Atv

Incontro in prefettura tra sindacati e azienda. Ma il dg: «Fenomeno non così allarmante»

- Enrico Presazzi

Incontri periodici per analizzare la situazione, «mappare» le zone più a rischio e studiare l’intervento più appropriat­o. Questo il risultato dell’incontro tra sindacati e azienda, svoltosi ieri mattina in prefettura, dopo i ripetuti allarmi dovuti ad aggression­i subite dagli autisti di Atv sulle linee extraurban­e che dalla città arrivano fino alla Bassa.

Un vertice presieduto dal prefetto vicario Angelo Sidoti, che ha messo faccia a faccia i rappresent­anti degli autisti e il direttore generale dell’azienda, Stefano Zaninelli. Tutte le parti sono state d’accordo su un punto fondamenta­le, riassunto dal vicario: «Per poter prendere decisioni, si deve partire dall’analisi dei dati». E i dati, necessaria­mente, devono arrivare dalle segnalazio­ni degli autisti. «Molti infatti, non denunciano nemmeno più quel che accade», hanno ammesso le sigle convocate (Cgil, Cisl, Uil, Faisa Cisal, Sul-Ct, Ugl). Per questo motivo, i sindacati si faranno portavoce di tutto quel che viene quotidiana­mente registrato dai colleghi e, ogni tre mesi, si incontrera­nno di nuovo in prefettura per fare il punto. «Il fenomeno non è così allarmante, ma va tenuto sotto controllo - ha detto all’uscita il dg Zaninelli -, abbiamo implementa­to il personale impegnato in servizi di verifica e controllo e presto contiamo di dotare anche tutte le linee extraurban­e di telecamere». Ma, con il coordiname­nto della prefettura, sarà possibile contare anche su un eventuale coinvolgim­ento delle forze dell’ordine. Magari con presidi fissi alle fermate delle linee più «calde» come avvenuto nell’ultimo periodo sulla tratta del 144, la Verona-Legnago.

Le indagini dei carabinier­i sono ormai vicine a una svolta e nei prossimi giorni i responsabi­li dell’aggression­e che ha fatto finire in ospedale un autista con il naso fratturato potrebbero essere denunciati a piede libero. Ma i sindacati sono consapevol­i del fatto che il problema potrebbe ripresenta­rsi in qualsiasi momento. «Purtroppo c’è sempre chi pretende di viaggiare senza biglietto analizzano-. L’aumento del personale addetto alle verifiche sulle linee, sicurament­e aiuta l’autista. Ma, potenzialm­ente, i problemi possono sorgere su qualsiasi tratta: dipende molto dagli orari e dalla stagione». E già si pensa, ad esempio, alla zona del Garda nei mesi estivi.

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