Un’altra vittima del lavoro sul trattore
Il mezzo si rovescia, muore un pensionato a Moruri. È già il secondo dell’anno
«Era mio fratello, non c’è nient’altro da dire perché lui era lì da solo e solo lui può sapere cosa sia successo». A Moruri ha lasciato letteralmente senza parole la morte di Luigi Menini, pensionato di 61 anni vittima dell’incidente agricolo avvenuto ieri mattina in contrada Duello, a poche centinaia di metri di distanza dalla corte di famiglia. L’ennesimo caso di un uomo tradito dal trattore che stava manovrando nei campi, già il secondo dall’inizio dell’anno.
«Era mio fratello, non VERONA c’è nient’altro da dire perché lui era lì da solo e solo lui può sapere cosa sia successo». Una riga di lacrime sotto gli occhi, niente da aggiungere. A Moruri ha lasciato letteralmente senza parole la morte di Luigi Menini, pensionato di 61 anni vittima dell’incidente agricolo avvenuto ieri mattina in contrada Duello, a poche centinaia di metri di distanza dalla corte in cui vive tutta la sua famiglia.
L’ennesimo caso di un uomo tradito dal trattore che stava manovrando nei campi. L’allarme è scattato poco prima delle 10 quando una signora che stava gettando l’immondizia nel cassonetto a lato della provinciale, ha alzato lo sguardo verso la ripida salita che porta ai campi e alle vigne, notando il mezzo agricolo ribaltato su un lato.
Menini, ex dipendente dell’Aia sposato con quattro figli, era ancora cosciente. In un attimo la centrale operativa di Verona Emergenza ha inviato sul posto l’elicottero. E poco dopo sono giunti sul posto anche i vigili del fuoco insieme ai carabinieri e alla polizia municipale che, insieme ai tecnici dello Spisal dell’Usl 9, dovrà cercare di ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. L’uomo, partito pochi istanti prima dalla propria abitazione in fondo alla contrada, stava andando a lavorare nei campi come ogni giorno, trainando un carrellino con il mezzo agricolo.
Un eccesso di confidenza o forse un improvviso smottamento del terreno sotto le ruote: il mezzo si è ribaltato senza lasciargli scampo. Trasferito in codice rosso al Pronto soccorso dell’ospedale di Borgo Trento, non è riuscito a sopravvivere. E, verso mezzogiorno, i medici sono stati costretti a dichiararne il decesso. Su disposizione del magistrato di turno, Elvira Vitulli, la salma è stata già affidata ai parenti in attesa del funerale.
Saranno le successive indagini a chiarire se il mezzo fosse a norma con i requisiti di sicurezza imposti dalla legge o meno: in particolare dovrà essere accertato se il rollbar fosse stato alzato. Il terzo incidente sul lavoro registrato nel Veronese in meno di un mese. Il secondo a causa di un mezzo agricolo. Un fenomeno, quello delle «morti verdi» che purtroppo sembra aumentare anche a livello nazionale. Secondo i dati forniti dall’Osservatorio dell’Associazione sostenitori amici della polizia stradale, nel 2017 le vittime sono state in tutto 178, con un aumento del 7% rispetto all’anno precedente, a fronte di un numero complessivo di incidenti rimasto sostanzialmente inalterato (403 casi nel 2017 e 400 nel 2016).
Lo scorso 8 marzo, a Sommacampagna, aveva perso la vita Agostino Brentegani, 83 anni, sbalzato dal trattore con il quale stava tentando di trainare un camion rimasto impantanato nel fango. Sabato scorso, invece, a Casaleone era morto l’imprenditore di Cologna Veneta Aldo Berti, 73 anni, scivolato da una scala mentre stava riparando un macchinario.