Corriere di Verona

Viviani sprint «Ora voglio una classica»

- di Lorenzo Fabiano

Messa alle spalle la Sanremo, Elia Viviani non ha impiegato molto a ritrovare il sorriso: vinta in volata la Brugge-De Panne, oggi tenta l’assalto a una classica come la Gand-Wevelgem.

Messa alle spalle la VERONA Sanremo, Elia Viviani non ha impiegato molto a ritrovare il sorriso: pochi giorni e con una volata imperiosa ha regolato il lotto dei contendent­i nella Brugge-De Panne, prova generale in vista della GandWevelg­em di oggi, ultimo appuntamen­to prima di concentrar­e le forze sul Giro d’Italia. Testa giù sul manubrio e gambe a spingere a tutta sui pedali per una vittoria da velocista di razza. In Belgio lo sprinter di Vallese ha colto il sesto sigillo stagionale che lo pone a fianco di Alejandro Valverde come il più vittorioso sin qua. A segno nella terza tappa del Tour Down Under in Australia a gennaio, ha replicato al Dubai Tour firmando due frazioni e la classifica generale, oltre ad una tappa e la classifica a punti all’Abu Dhabi Tour.

Un avvio di stagione a razzo: «La Milano-Sanremo è andata così - dice - ma a dire il vero, io sono soddisfatt­o per come l’ho disputata. Ero lì nella testa del gruppo per giocarmi la volata, la nostra squadra si è sobbarcata il lavoro per cercare di agganciare Nibali, ma non c’è stato nulla da fare. Quando a 200 metri dal traguardo ho capito che era finita, mi sono rialzato. Avrei potuto fare lo sprint per un quinto o sesto posto, ma la Sanremo si corre per vincere e basta. La vittoria di De Panne mi ha dato grande carica. Non avevo mai iniziato un’annata così bene».

In effetti, il passaggio dal Team Sky alla Quick Step sta dando i suoi benefici. Ora Viviani ha finalmente la fiducia di una squadra che crede in lui e lavora per le volate: «Sono in una squadra fortissima e volevo subito dimostrare ai miei nuovi compagni di poter correre da leader. Questa settimana abbiamo colto due vittorie sulle strade di casa: io nella Brugge-De Panne e Terpstra nella E3 Harelbeke. Il morale è altissimo, ho tanto entusiasmo».

La frattura della mano sinistra rimediata alla Tirreno Adriatico dal colombiano Fernando Gaviria, ha cambiato un po’ i piani all’interno della formazione belga. Se i due big Alaphilipp­e e Gilbert correranno per fare bottino pieno alle prossime classiche monumento del nord, alla Gand-Wevelgem l’uomo di punta della Quick Step sarà proprio il veronese: «È una corsa di oltre 250 km, molto dura soprattutt­o nella sua fase centrale, dove presenta un susseguo di muri in pavé e tre settori di sterrato. L’ultima asperità è il Kemmelberg (da ripetersi due volte in ambo i sensi), di soli 500 metri ma con punte al 22%. Mancherann­o 35 km all’arrivo: se sarò ancora lì con i migliori, o avrò la possibilit­à di rientrare, mi giocherò le mie carte allo sprint. I mei favoriti? Ovviamente Peter Sagan e Greg Van Avermaet (trionfator­i delle due ultime edizioni, ndr) su tutti, poi subito dietro metto i belgi Vanmarcke e Naesen. In un finale in volata i miei avversari più temibili sono gli australian­i Matthews e Ewan, il francese Demare, e il norvegese Kristoff».

Scorrendo l’albo d’oro, l’Italia ha timbrato con Francesco Moser nel 1979, Guido Bontempi nel 1984, Mario Cipollini nel 1992-1993-2002, e Luca Paolini tre anni fa. Viviani è da tempo a caccia di una classica. Questa può davvero essere la sua occasione.

La Milano Sanremo è andata così, ma sono soddisfatt­o di come l’ho disputata

Sono in una squadra fortissima, il morale è altissimo e ho tanto entusiasmo

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Elia Viviani è passato dal Team Sky alla Quick Step: la nuova squadra lavorerà per lui a tirargli le volate
Nuova squadra Elia Viviani è passato dal Team Sky alla Quick Step: la nuova squadra lavorerà per lui a tirargli le volate

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