Parco eolico, l’elogio di Agsm Ma sulle ruspe accese da Serit Croce rivela: «È stato Dall’Ora, senza avvisare me e Mariotti»
Parco eolico e Serit, due «gioielli di famiglia» per Agsm. Ed entrambi «ruotano» attorno al comune di Rivoli. Ieri mattina i vertici dell’azienda, il presidente Michele Croce e il direttore tecnico Marco Giusti, hanno presenziato a Rivoli al convegno rivolese dedicato al parco eolico sorto sul monte Mesa, organizzato da Legambiente Baldo-Garda. Croce ha ricordato con orgoglio la vocazione di Agsm, nata 120 anni fa: «Noi siamo avanti a tutte le altre multiutility italiane avendo progettato e investito 15 anni prima nelle energie rinnovabili. Siamo un esempio in Italia, veniamo invitati a convegni mondiali a fianco di colossi come Enel ed Eni. Agsm quindi è orgogliosa di stare vicino al territorio, con cui abbiamo concordato questo importante impianto, che non è stato imposto».
Ogni riferimento è puramente non casuale, poiché l’altro gioiello di famiglia è più che imposto alla comunità rivolese, che da tre anni ha steso «il filo spinato» attorno alla terra dove Serit vuole realizzare la nuova sede. Martedì scorso l’ultimo braccio di ferro con il Comune, quando le ruspe hanno tentato di forzare l’apertura del cantiere. Mercoledì la risposta municipale con un’ennesima ordinanza di blocco lavori. Arbitro: la Provincia di Verona, che ha rinviato a giovedì prossimo l’incontro decisivo. Nessuna dichiarazione ufficiale da parte del presidente Croce sulla decisione se verrà o meno confermata la decaduta autorizzazione a Serit (scritta in sentenza Tar il 7 marzo), ma non si sottrae alla domanda se abbia dato ordine lui di accendere i motori delle ruspe martedì. «No di certo – risponde - è stato il dg di Serit Alessandro Dall’Ora senza comunicarlo né al nuovo presidente Massimo Mariotti, né a me».