Pecchia cerca la soluzione per inserire Cerci in squadra
(m.f.) Prove VERONA tecniche per un attacco possibile. Fabio Pecchia ragiona sul trio formato da Bruno Petkovic, Ryder Matos e Alessio Cerci. Non per virare sul 4-3-3, messo nel cassetto da molti mesi. L’Hellas che ha scelto il 44-2 può comunque variare, ora che Cerci è tornato dalla lunga assenza per infortunio. Con lui aumentano le soluzioni offensive. Già, perché Cerci ha le caratteristiche per muoversi in diverse situazioni di gioco. Da finto nove, da ala, se necessario anche da suggeritore alle spalle delle punte: le scelte sono numerose, e tutte di valore. Il suo rientro consentirà a Pecchia di riportare Matos sulla fascia, dopo che in queste settimane ha dovuto schierarlo in avanti, in coppia con Petkovic. Ecco, il ruolo di Petkovic è un altro aspetto che va considerato: il giocatore croato non è un goleador. Con Matos sulla corsia esterna e Cerci a muoversi sul fronte avanzato, anche per lui gli spazi saranno diversi: meno centravanti, meno vincolato a una posizione che gli è ricalcata addosso dalla stazza imponente ma non dall’attitudine che vuole che gli sia congeniale l’arretramento fin sulla trequarti per andare a prendersi il pallone e dettare il passaggio, più che tentare la conclusione. Tutto ruota attorno a Cerci, che è (o può essere, perché la prudenza in questi casi non è un optional) l’uomo giusto al posto giusto, perno chiamato al dialogo con gli altri elementi d’attacco dell’Hellas. Un innesco da garantire anche a Daniele Verde e a Rolando Aarons, che resta in fase di ambientamento. Tutto questo aspettando che Moise Kean recuperi dalla lesione tendinea che l’ha fermato due settimane fa. Al Verona sperano in un’accelerazione per il suo ritorno: ipotizzare che si sieda in panchina già per la gara del 18 aprile con il Sassuolo, un fondamentale scontro diretto, non è un’utopia. Intanto, però, l’Hellas dovrà continuare a fare a meno di lui. Pecchia, allora, non smette di calibrare le contromisure. Con Cerci a disposizione è meno complicato farlo.