Pure il Chievo va blindato: c’è lo spettro Quagliarella
Quando i tifosi VERONA della Sampdoria pensano ai 17 gol di Fabio Quagliarella, 35 anni e la bava alla bocca del diciottenne, quelli del Chievo pensano all’ultima volta che la banda Maran ha chiuso una partita con la porta inviolata: 10 dicembre scorso, zero a zero con la Roma, al Bentegodi. Come insegna il 4-1 blucerchiato dell’andata, insomma, nella gara che può decidere il suo futuro, cioè quella di sabato in casa, Rolando Maran deve trovare un undici titolare che, dal pressing degli attaccanti passando per il filtro del centrocampo arrivando alle posizioni della difesa, sappia mettere una museruola al quinto attacco di A (47 reti) e soprattutto al suo hombre del partido. Parliamo, appunto, di Quagliarella, carriera da 125 graffi in 394 presenze nel massimo campionato. Dettagli, ma anche no: Quagliarella sta formando con Ramirez l’abbinata più affiatata d’Europa per assist trasformati in gol, nel senso che otto reti del n.27 doriano nascono da altrettanti assist del trequartista sudamericano; nemmeno Messi e Suarez, fatte le dovute proporzioni, si sintonizzano meglio. Tra l’altro, Quagliarella vede nel Chievo la sua terza vittima preferita della carriera: nove gol rifilati al club della Diga in 19 precedenti (uno di quei 9 gol è immortale, anno 2007, un’invenzione da metà campo, proprio qui a Verona e sempre in maglia Samp). Come detto, all’andata finiva 4-1, per i padroni di casa: Sampdoria cinica, Chievo no. Da allora a oggi, la fase difensiva pandorata è diventata sempre più insolitamente un’incognita. Tanto che Maran, a inizio gennaio, dopo la sosta natalizia, ha provato a mescolare le carte lanciand0 in mezzo la newentry Bani, ch’è vicino al rinnovo fino al 2020 e sabato dovrebbe far coppia centrale con Dainelli o Tomovic (Gamberini non è ancora al top). Al filtro, per il resto, potrebbe lavorarci ancora una mediana a quattro, come col Milan. Di certo, meno palloni arriveranno a Quagliarella e meglio sarà.