Dalla Provincia soldi per strade, ponti e scuole
Approvato il bilancio. «Ma ci serve personale»
La Provincia è viva, e lotta insieme a noi. L’assemblea dei sindaci - 87 su 98 quelli presenti in persona o con un loro assessore ieri in loggia Fra’ Giocondo, rappresentanti una popolazione di 839 mila abitanti - ha approvato all’unanimità il bilancio preventivo dell’ente per il triennio 2018-2020. «Una grande partecipazione e un grande lavoro di squadra - sottolinea il presidente, Antonio Pastorello - Siamo tra le poche Province italiane che sono state in grado di approvare il bilancio, nonostante i continui tagli dallo Stato, 30 milioni in meno anche quest’anno».
A dare ossigeno ai conti della Provincia veronese è stata, tra le altre cose, la vendita del 50 per cento di Atv a Ferrovie Nord, che ha fruttato 22 milioni di euro. L’idea è quella di continuare con la politica di dismissione delle partecipazioni non strategiche, che di fatto si riducono a quella nella Fiera di Verona, valutata 1,6 milioni di euro: ma la prima asta è andata deserta. Verrà invece mantenuta quella nell’aeroporto Catullo.
In ogni caso la Provincia, svuotata di dipendenti più che di competenze dalla legge Delrio (in tre anni, i 400 lavoratori si sono ridotti di 150 unità), ha potuto programmare senza eccessivi patemi il proprio budget fino al 2020. La fetta più importante, 60 milioni, verrà investita nelle strade e nella viabilità: in particolare, 15 milioni per la manutenzione e lo sgombero neve delle strade provinciali, 24,7 milioni per interventi straordinari quali la sistemazione dei ponti sulla sp 14 a Erbezzo e l’allargamento della Sp 20 tra Nogara e Salizzole, 7,1 milioni per contrastare i dissesti, come il sistema di protezione per la caduta massi sulla Sp 11 della Val d’Adige. Nulla ovviamente la Provincia può fare per le strade di sua competenza, pur martoriate dalle buche, come la famigerata 434 Transpolesana o la tangenziale Nord Verona-Valpolicella, dei cui cantieri ancora non partiti ieri il consigliere regionale del Centro Destra Veneto Andrea Bassi è tornato a chiedere conto all’Anas.
L’altra importante competenza della Provincia è la manutenzione degli edifici scolastici degli istituti superiori. Sono stati stanziati allo scopo circa 9,5 milioni di euro, che andranno a beneficio tra gli altri del Giorgi e del Sanmicheli a Verona, del Da Vinci di Cerea, del Cotta e del Medici di Legnago. Diventerà invece di competenza regionale, a partire dall’anno prossimo, il trasporto disabili e l’assistenza ai disabili sensoriali, per cui sono comunque state stanziati nel bilancio rispettivamente 1,5 e 2,1 milioni di euro.
Dal punto di vista finanziario, migliora la situazione debitoria. L’indebitamento della Provincia è sceso a 33 milioni di euro (era 39 l’anno scorso, 190 milioni nel 2007), con una previsione di portarlo a 24,2 milioni nel 2020. Il vero problema, come sottolinea Pastorello, è semmai quello dei dipendenti. «Abbiamo bisogno di personale - dice Pastorello Ne abbiamo uno ogni 4mila abitanti, quando la legge ne prevederebbe uno ogni 800 e ci sono province che ne hanno uno ogni 600. Solo così possiamo continuare a fare il nostro dovere, che è quello di dare risposte ai cittadini».
Piano triennale Programma fino al 2020, soldi anche per il trasporto disabili. Calano i debiti