Sbandata in auto cameriere muore a 19 anni
Tragedia a Vigasio, la vittima stava rincasando dopo la serata di lavoro in un locale
Tragico schianto a Vigasio per Marco Agnello, 19 anni, cameriere di origine palermitana, stava rincasando dopo la serata al ristorante di San Giovanni Lupatoto dove lavorava da circa cinque mesi come cameriere.
Sull’erba, accanto ai resti dell’auto, il cartone con la pizza che si era fatto preparare dall’amico prima di partire. Ma a casa, per mangiare quella pizza, Marco non è mai arrivato. Morto a soli 19 anni nell’incidente avvenuto la notte scorsa sulla provinciale 25, poco prima del bivio per il centro di Vigasio.
Marco Agnello, cameriere di origine palermitana residente in via Isola della Scala con genitori e sorella, stava rincasando dopo la serata al ristorante Pepperone di San Giovanni Lupatoto dove lavorava da circa cinque mesi come cameriere. L’allarme è scattato verso l’1.30 quando un camionista che stava riposando poco distante, ha sentito un botto e ha notato la Fiat Punto del giovane ribaltata nel prato accanto alla carreggiata, di fronte ai ruderi della vecchia chiesetta di Corte Vaccaldo. Ambulanze e vigili del fuoco si sono precipitati sul posto, ma per il ragazzo non c’è stato nulla da fare. Troppo gravi i traumi riportati nello schianto: è morto praticamente sul colpo.
Saranno gli accertamenti dei carabinieri della stazione locale, aiutati dai colleghi del nucleo radiomobile della compagnia di Villafranca, a dover ricostruire con precisione la dinamica di quanto accaduto. Ma, dai primi riscontri, sembrerebbe assai probabile che a determinare lo schianto possa esservi stata l’elevata velocità. La Punto, dopo aver affrontato una semicurva, avrebbe sbandato verso sinistra e, dopo aver attraversato la corsia opposta, sarebbe finita nel prato ribaltandosi. Il veicolo, all’arrivo dei soccorritori, era letteralmente distrutto e i vigili del fuoco hanno dovuto lavorare a lungo prima di riuscire a estrarre il corpo del giovane dalle lamiere. Un punto «maledetto» della provinciale: nel maggio del 2017, a poche decine di metri di distanza era morto in sella al suo scooter Alessio Montruccoli, 44 anni, travolto da un’auto condotta da un’anziana uscita dalla semicurva sbandando. Al ristorante Pepperone, ieri mattina, titolari e dipendenti non riuscivano ancora a capacitarsene. «Ci siamo visti a mezzanotte e mezza, stava terminando le sue cose in cucina raccontava il titolare Mirko Zanini -. Marco era davvero un bravo ragazzo, sempre puntuale». Era stato Zanini ad assumerlo dopo un colloquio: «Voleva guadagnare qualcosa per poi iscriversi all’università». Nella villetta in cui la famiglia Agnello vive da anni, ieri non c’era nessuno. «Sono usciti presto, ho sentito che piangevano» ha spiegato il vicino marocchino. Anche lui conosceva il dolore di un lutto improvviso: nel 2016 il parente Abdellatif Radouane che viveva proprio in quell’abitazione, era morto travolto da una moto mentre pedalava in sella alla bici sulla provinciale.