Corriere di Verona

Sbandata in auto cameriere muore a 19 anni

Tragedia a Vigasio, la vittima stava rincasando dopo la serata di lavoro in un locale

- Enrico Presazzi

Tragico schianto a Vigasio per Marco Agnello, 19 anni, cameriere di origine palermitan­a, stava rincasando dopo la serata al ristorante di San Giovanni Lupatoto dove lavorava da circa cinque mesi come cameriere.

Sull’erba, accanto ai resti dell’auto, il cartone con la pizza che si era fatto preparare dall’amico prima di partire. Ma a casa, per mangiare quella pizza, Marco non è mai arrivato. Morto a soli 19 anni nell’incidente avvenuto la notte scorsa sulla provincial­e 25, poco prima del bivio per il centro di Vigasio.

Marco Agnello, cameriere di origine palermitan­a residente in via Isola della Scala con genitori e sorella, stava rincasando dopo la serata al ristorante Pepperone di San Giovanni Lupatoto dove lavorava da circa cinque mesi come cameriere. L’allarme è scattato verso l’1.30 quando un camionista che stava riposando poco distante, ha sentito un botto e ha notato la Fiat Punto del giovane ribaltata nel prato accanto alla carreggiat­a, di fronte ai ruderi della vecchia chiesetta di Corte Vaccaldo. Ambulanze e vigili del fuoco si sono precipitat­i sul posto, ma per il ragazzo non c’è stato nulla da fare. Troppo gravi i traumi riportati nello schianto: è morto praticamen­te sul colpo.

Saranno gli accertamen­ti dei carabinier­i della stazione locale, aiutati dai colleghi del nucleo radiomobil­e della compagnia di Villafranc­a, a dover ricostruir­e con precisione la dinamica di quanto accaduto. Ma, dai primi riscontri, sembrerebb­e assai probabile che a determinar­e lo schianto possa esservi stata l’elevata velocità. La Punto, dopo aver affrontato una semicurva, avrebbe sbandato verso sinistra e, dopo aver attraversa­to la corsia opposta, sarebbe finita nel prato ribaltando­si. Il veicolo, all’arrivo dei soccorrito­ri, era letteralme­nte distrutto e i vigili del fuoco hanno dovuto lavorare a lungo prima di riuscire a estrarre il corpo del giovane dalle lamiere. Un punto «maledetto» della provincial­e: nel maggio del 2017, a poche decine di metri di distanza era morto in sella al suo scooter Alessio Montruccol­i, 44 anni, travolto da un’auto condotta da un’anziana uscita dalla semicurva sbandando. Al ristorante Pepperone, ieri mattina, titolari e dipendenti non riuscivano ancora a capacitars­ene. «Ci siamo visti a mezzanotte e mezza, stava terminando le sue cose in cucina raccontava il titolare Mirko Zanini -. Marco era davvero un bravo ragazzo, sempre puntuale». Era stato Zanini ad assumerlo dopo un colloquio: «Voleva guadagnare qualcosa per poi iscriversi all’università». Nella villetta in cui la famiglia Agnello vive da anni, ieri non c’era nessuno. «Sono usciti presto, ho sentito che piangevano» ha spiegato il vicino marocchino. Anche lui conosceva il dolore di un lutto improvviso: nel 2016 il parente Abdellatif Radouane che viveva proprio in quell’abitazione, era morto travolto da una moto mentre pedalava in sella alla bici sulla provincial­e.

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Il dramma Marco Agnello, cameriere di origine palermitan­a stava rincasando quando è accaduta la tragedia

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