Corriere di Verona

Castro fissa asticella e ostacoli «Quota sicura a 34 punti e la più pericolosa è la Spal»

- Lorenzo Fabiano

Dagli una chitarra e Lucas Castro si destregger­à bene quanto con un pallone tra i piedi. Gli chiediamo se una ballata per il Chievo ce l’ha. Lui sorride e veste i panni del timido. Vai un po’ a credergli a uno con quegli occhi lì. «In effetti un paio di canzoni che ho composto le ho, ma ancora non è il momento di farle uscire». Appuntamen­to a fine campionato per l’anteprima. Castro sta bene, i giorni dell’infortunio sono ormai alle spalle: «Ora sto molto meglio. Le prime partite dopo un lungo stop sono state pesanti; sentivo un po’ di fastidio al ginocchio. Ora non avverto più nulla e corro senza problemi». Il Chievo è al crocevia della sua tribolata annata: due partite in casa, contro Sampdoria e Sassuolo, per ritrovare la smarrita via. «Ci siamo messi dentro un tunnel. Tocca a noi uscirne. La sosta ci è stata utile; abbiamo potuto lavorare tranquilli e parlarci tra noi per capire cosa sia successo. Siamo carichi. Già contro il Milan abbiamo dimostrato che il gruppo c’è. Ora torniamo al Bentegodi: l’aiuto dei nostri tifosi è importante, ma dipende tutto da noi». Il Pata fissa l’asticella dell’obiettivo salvezza: «A 34 punti ci si salva. Noi siamo davanti e dobbiamo mantenere il margine. Del lotto la più pericolosa è la Spal: da un po’ non perde e fa punti. Le altre stanno tutte peggio. Il Chievo merita di rimanere in A». Maran a San Siro ha svoltato sul 4-4-2; il Pata non ne fa una questione di modulo: «Centrocamp­o a tre o a quattro, cambia poco. Certo, si cura di più la fase difensiva. Abbiamo subito troppi gol quest’anno. Per quanto mi riguarda, io sono cresciuto col 4-4-2 quando giocavo col Racing de Avellaneda. In un centrocamp­o a quattro posso fungere sia da esterno che da interno». La chiusura è per un saluto particolar­e: «Sono amico dei fratelli Zuculini. Bruno ha fatto bene a tornare in Argentina a giocarsi le sue chance con la maglia prestigios­a del River Plate. E’ una grande occasione: Bruno se la merita».

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Doppia in casa Al Bentegodi la banda Maran e l’interno argentino Castro aspettano ora la Sampdoria e il Sassuolo

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