Mannino al Nuovo «Basta storie, ora penso alla Terra»
Con «Sento la Terra girare», l’attrice siciliana cambia le carte in tavola e dalle riflessioni autobiografiche passa al tema dell’ambiente: «L’impatto dell’uomo è decisivo e nessun vuol rendersi conto che coltivare l’orto sul balcone non basta»
L’ attrice Teresa Mannino sarà al Teatro Nuovo, giovedì e venerdì, con lo spettacolo «Sento la terra girare». Un tutto esaurito annunciato già in prevendita, qui come nelle altre 58 date del tour. Merito della sua spontaneità disarmante, della sua ironia graffiante e intelligente, ma anche del suo spiccato talento come narratrice, che ne hanno fatto uno dei volti più amati dal grande pubblico già ai tempi dell’esordio a Zelig. Questa volta però, la 47enne siciliana ha voluto osare con una tematica nuova, ben diversa dalle precedenti produzioni autobiografiche. Da dove nasce l’esigenza di raccontare altro?
«Finalmente sono cresciuta. Basta parlare di genitori, figli, fidanzati, amici. Adesso racconto l’esterno. La mia è una riflessione sul pianeta Terra e su quello che gli uomini potrebbero fare e non fanno. I mari sono popolati più da bottigliette di plastica che da pesci, eppure sembra che la gente non voglia rendersene conto. L’impatto sull’ambiente è decisivo: assurdo non fare qualcosa. Coltivare l’orto sul balcone non basta…». E da dove nasce, in generale, l’esigenza di raccontare? «Fin da piccola, io ero quella che raccontava e faceva ridere. Forse, senza saperlo, ho sempre avuto voglia di stare col pubblico. Inoltre noi siciliani abbiamo nel sangue la narrazione: un evento qualunque, anche la visita di una zia in un pomeriggio a caso, può diventare il soggetto di una trama coinvolgente». I cambiamenti le fanno paura?
«Credevo di sì, finché non mi sono resa conto che li ho sempre affrontati con fermezza: quando mi sono trasferita a Milano, quando ho lasciato, quando ho inseguito strade nuove. Ora posso dirlo: i cambiamenti mi piacciono molto, perché sono divertenti, ti mettono di fronte a stimoli nuovi e a occasioni di crescita. Basta cambiare stile di vita e paradigma economico per far sì che i cambiamenti diventino più ampi, con un impatto decisivo su natura e Terra».
Cosa direbbe alle persone che, pur volendolo, non hanno il coraggio di cambiare?
«Bisogna valutare ogni singola storia prima di dire qualcosa. Io sono stata molto amata, fin dall’infanzia, e questo dà tanta sicurezza, ma non tutti hanno questa fortuna. Certo, se una persona è insoddisfatta, non gli piace dove si trova o quello che fa, allora perché non cambiare?». Da piccola cosa sognava? «Fare la mamma. Non ave-